Ha chiuso a partire da ieri, con il trasferimento degli uffici da piazza San Massimo all’anagrafe centrale di via Carlo Levi, a Monterusciello, nella palazzina dove c’è la sede dell’Acquedotto.
Si è così compiuto ufficialmente l’amaro destino dello sportello del cittadino di Licola, il locale comunale della (ex) 3^circoscrizione che la Giunta Figliolia, con la delibera numero 20 dell’11 febbraio scorso (nelle foto in basso, il testo del provvedimento), ha deciso di sopprimere.
L’Amministrazione ha infatti ritenuto che 3.583 certificati, 511 blocchetti mensa rilasciati, 224 pratiche tra cambi di domicilio, residenza e immigrazione, più 18.636,84 euro incassati in tutto il 2013 fossero numeri “antieconomici” per continuare a far funzionare un servizio del genere in una zona periferica che conta 4.158 abitanti.
La questione, come i lettori più assidui di Pozzuoli21 ricorderanno, fu sollevata per primo dal consigliere comunale Maurizio Orsi sia con un’intervista del 13 febbraio http://www.pozzuoli21.it/licola-perde-lo-sportello-del-cittadino-cosi-ha-deciso-la-giunta-figliolia/ sia con un intervento durante la seduta consiliare di mercoledì 19 febbraio http://www.pozzuoli21.it/sede-asl-via-da-pozzuoli-chi-la-spuntera-tra-comune-e-regione/ cui seguì una dura presa di posizione del suo collega (di opposizione) Guido Iasiello e l’impegno ufficiale, da parte del sindaco Enzo Figliolia, a trovare una mediazione in sede di conferenza di capigruppo.
In verità, bisogna dire che Figliolia e i capigruppo consiliari non sono venuti meno alla parola data, stabilendo che, come soluzione alternativa, l’ufficio circoscrizionale di Licola sarebbe comunque rimasto aperto per due giorni alla settimana, fermo restando che negli altri giorni ci si sarebbe dovuti comunque sobbarcare la “trasferta” a Monterusciello (vicina per chi è automunito, quasi impossibile per chi si serve dei mezzi pubblici, visto che non esiste un collegamento diretto di autobus tra Licola e gli uffici dell’Acquedotto).
Ciò che però non si capisce è per quale motivo questa operazione non sia stata fatta contestualmente, creando disagi ai residenti.
In altre parole: non si poteva lasciare già aperto per due giorni lo sportello a Licola, invece di chiuderlo per “trasloco generale” e ripristinarlo chissà quando?
Misteri della politica e della burocrazia!
In Municipio si vocifera che si attende soltanto un atto (una determina? un’ordinanza?) da parte del dirigente del settore Anagrafe (il segretario generale Matteo Sperandeo), in cui si stabiliscano giorni, orari e numero di addetti da destinare allo sportello “volante” di Licola (secondo indiscrezioni, i giorni di apertura a Licola dovrebbero essere il martedì e il giovedì dalle 9 alle 13).
Paradossalmente, pare che l’unico ostacolo da superare sia quello di “trovare” chi si occupi di questo servizio, giacchè i dipendenti che erano finora in organico a Licola sono già stati trasferiti in altri uffici che, a giudizio dell’Amministrazione, necessitavano di un potenziamento del personale (dalla serie “si spoglia Gesù per vestire Maria…”).
Speriamo che questa ricerca si riveli rapida e che al più presto si possa riaprire la circoscrizione di Licola.
“Vigilerò sulla tempistica –assicura il consigliere Maurizio Orsi– Ho ricevuto personali rassicurazioni del Sindaco sul mantenimento degli impegni presi sia da lui sia dalla conferenza dei capigruppo, e questo mi fa piacere. Ma ciò non toglie che l’ufficio non doveva essere chiuso per poi riaprire: si poteva tenerlo già aperto per due giorni alla settimana e non capisco per quale motivo sia stata fatta, sia pure provvisoriamente, una scelta che penalizza migliaia di cittadini…”.