Lo chiamano “elettrodomestico sanguisuga” | Nessun altro consuma così tanto: se la bolletta è alta la colpa è sua
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La sanguisuga degli elettrodomestici divora energia come nessun altro: se la bolletta esplode, quasi sempre la colpa è sua
Ogni volta che arriva la bolletta della luce ti chiedi quale sia davvero l’elettrodomestico che ti prosciuga il conto. Tutti puntano il dito contro forno, lavatrice, lavastoviglie, ma in molte case è un altro apparecchio a guadagnarsi il soprannome di “sanguisuga degli elettrodomestici”. Piccolo, apparentemente innocuo, lo accendi “solo per un po’” e intanto il contatore gira come un frullatore.
Il problema è che spesso lo usi nei momenti peggiori: piena fascia oraria, già con altri dispositivi accesi, magari in una stanza che non si scalda mai. Così, mentre pensi di esserti solo concesso un comfort in più, in realtà stai attivando il dispositivo più energivoro della casa, capace da solo di far schizzare verso l’alto i consumi mensili. Non a caso molti tecnici dell’energia lo indicano come il primo indagato quando il totale in bolletta sembra fuori controllo.
Capire qual è questa “sanguisuga” e come usarla senza farsi male al portafogli è il primo passo per rimettere in riga i consumi e smettere di pagare cifre folli per poche ore di calore.
La vera sanguisuga è lei: la stufetta elettrica
Dietro il soprannome si nasconde la stufetta elettrica, quella che tiri fuori d’inverno per scaldare il bagno, l’ufficio o la cameretta che non vede mai il sole. Sembra un accessorio innocente, ma in realtà è spesso il dispositivo più energivoro in assoluto: molti modelli assorbono fino a 2.000 watt in modo continuo, il che significa consumi altissimi anche per periodi di utilizzo tutto sommato brevi. Dieci minuti non fanno notizia, ma se la tieni accesa ore ogni giorno, il peso sulla bolletta diventa enorme.
A differenza di altri elettrodomestici che lavorano a cicli, la stufa elettrica tende a rimanere accesa in modo costante per mantenere la temperatura, trasformando l’energia in calore in maniera poco efficiente. Il risultato è che pochi giorni di uso intensivo compensano, in negativo, tutti gli sforzi fatti spegnendo luci inutili o usando la lavatrice in orari più convenienti. È questo mix di apparente semplicità e consumo continuo a renderla, di fatto, una vera sanguisuga di energia.

Come usarla senza svuotare il portafogli (o farne a meno del tutto)
Se proprio non puoi rinunciare alla stufetta elettrica, la parola d’ordine è uso mirato. Prima regola: accendila solo in ambienti piccoli e ben chiusi, per tempi limitati, ad esempio il tempo di scaldare il bagno prima della doccia, e poi spegnila. Evita di usarla come fosse un impianto di riscaldamento continuo per ore, perché è in quei momenti che diventa la “sanguisuga degli elettrodomestici” e ti ritrovi il contatore in apnea.
Meglio ancora, valuta alternative più efficienti: una pompa di calore, un climatizzatore in modalità riscaldamento, una stufa a tecnologia più evoluta o un buon isolamento della stanza spesso costano di più all’inizio, ma consumano meno nel tempo. E se vuoi continuare a tenerla in casa come “ruota di scorta”, trattala come un dispositivo di emergenza, non come la fonte di calore principale. Solo così smetterà di prosciugare il tuo portafogli e potrai finalmente guardare la bolletta dell’energia senza pensare che, dietro quelle cifre, ci sia sempre lei: la piccola, potentissima, spietata stufetta elettrica.
