Un osservatorio sul lavoro nero a Pozzuoli. Ad approvarne il regolamento che lo istituisce è stato ieri sera il Consiglio Comunale con un voto all’unanimità dei presenti in aula. L’organismo, in carica fino alla nomina del futuro Capo dell’Amministrazione, sarà composto da 18 persone che presteranno la propria attività a titolo gratuito: 3 sindacalisti, 2 imprenditori, 2 commercianti, 2 artigiani, un rappresentante dell’Ufficio Provinciale del Lavoro e uno dell’Inps competenti per territorio, un rappresentante del Forum dei Giovani (così come chiesto ed espressamente ottenuto grazie ad un emendamento presentato da Sandro Cossiga, consigliere delegato alle politiche giovanili), 2 esperti nominati dalla Giunta, il sindaco (oppure un suo delegato) e tre consiglieri comunali.
L’osservatorio, come si legge nel regolamento “è uno strumento di consulenza con compiti di studi e di programmazione” che “può proporre al Sindaco e al Consiglio Comunale, le iniziative ritenute più idonee per fronteggiare il fenomeno del lavoro nero, anche attraverso la predisposizione di apposite proposte di deliberazione da sottoporre alle valutazioni della Giunta e dell’organo consiliare” e “può assumere ogni iniziativa ritenuta utile (…) al contrasto del lavoro non regolare nell’ambito delle competenze attribuite allo stesso organismo (…) e nell’ambito delle possibilità consentite dalla normativa vigente in materia”.
Insomma, un occhio in più per arginare un fenomeno sempre più dilagante, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica per molte famiglie ed aziende.
“Questo regolamento –ha sottolineato il consigliere Tito Fenocchio– rappresenta un punto di partenza importante per combattere un elemento di grave disgregazione sociale. Basti pensare che, secondo gli ultimi dati Istat in nostro possesso, è disoccupato il 60% dei giovani puteolani di età compresa tra i 18 ed i 26 anni, percentuale che sale all’80% per le donne e sfiora il 90% in quartieri come Monterusciello, Toiano e Licola. Praticamente, oggi la massima aspirazione dei nostri giovani è diventata quella di trovare un lavoro irregolare”.
“Dobbiamo stanare soprattutto i dipendenti statali che fanno il doppio lavoro –ha incalzato il consigliere Gennaro Testa– Chi ha già da mangiare e toglie il pane a chi non ne ha è un farabutto. Quando da giovane facevo il cameriere, erano soprattutto loro che venivano ingaggiati per gli extra perchè avendo già uno stipendio potevano chiedere la metà dei soldi rispetto a chiunque altro”.
Più cauti sono sembrati altri due consiglieri: Paolo Tozzi (“più che un organo repressivo e di controllo, questo osservatorio crei le condizioni per attirare aziende che investano sul territorio, perché il vero problema è che il lavoro non c’è”) e Niki Della Corte (“non vorrei che mentre studiamo la cura, il malato muore: io direi di cominciare ad aiutare commercianti ed imprenditori rivisitando ad esempio il regolamento per l’occupazione di suolo pubblico nei mesi invernali, quando gli introiti sono minori rispetto alla stagione estiva”).
Per il sindaco Enzo Figliolia, invece, “è arrivato il momento in cui tutti devono contribuire a fare un passo in avanti per tentare di ripristinare le regole sul nostro territorio: è tutta una questione di classe dirigente”.
E un contributo importante a questa iniziativa arriva proprio dal Forum dei Giovani, che ha deciso di costituire una “Unità per la Legalità sul Lavoro”, operativa dal prossimo 31 marzo, con richiesta al Consiglio Comunale di approvarne l’apposito regolamento entro il 31 gennaio.
La struttura (che si ipotizza possa essere composta da due ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro, un tecnico dell’Asl per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, un carabiniere o un finanziere dell’Ispettorato del Lavoro, un vigile urbano di Pozzuoli) intende avere “compiti di controllo e di ispezione sui luoghi di lavoro del territorio comunale per verificare la regolarità contrattuale, contributiva e fiscale dei rapporti di lavoro e per accertare il rispetto delle leggi e dei contratti di lavoro (individuali e collettivi), delle norme sulla sicurezza sul lavoro e dei diritti dei lavoratori, con particolare attenzione all’emersione del lavoro nero, sottopagato ed irregolare”.
L’Unità per la Legalità sul Lavoro, secondo il Forum dei Giovani, a seguito dei controlli, in caso di irregolarità farà “una prima segnalazione al datore di lavoro interessato, cui quest’ultimo dovrà attenersi entro 30 giorni, al termine dei quali si terrà una seconda verifica da parte dell’Unità: in caso sussistano invece reati penali, l’Unità procederà subito alla denuncia presso le autorità competenti secondo la legge”.
Non solo: il Forum dei Giovani chiederà che ai datori di lavoro che si saranno resi responsabili delle irregolarità oggetto di questi controlli, il Comune revochi le concessioni e le licenze di propria competenza, invitando tutti gli altri Enti sovracomunali a fare altrettanto.
E ancora, che l’Amministrazione Comunale escluda da “futuri rinnovi o affidamenti di concessioni e di licenze di propria competenza” i datori di lavoro che, a seguito di questi controlli, abbiano violato contratti, versamenti contributivi e fiscali, norme di sicurezza, diritti dei lavoratori, non abbiano mantenuto i livelli occupazionali e gli altri standard stabiliti nel loro piano di investimenti.
Inoltre, il Forum dei Giovani chiederà che la stessa Amministrazione, per rinnovi o affidamenti di concessioni e licenze con o senza il ricorso a gare d’appalto, stabilisca che: “gli occupati delle aziende concorrenti abbiano un lavoro a norma delle leggi e dei contratti collettivi; che le aziende concorrenti presentino un valido piano di investimenti teso all’aumento degli occupati ed alla produzione di ricchezza sociale sul territorio; che, nei bandi di gara, vi siano, quali criteri di qualità con valore preponderante, quelli del maggior numero di occupati e del maggiore numero di contratti di lavoro di natura dipendente e a tempo indeterminato”.
Non solo: anche il Forum dei Giovani vuole costituire, a partire dal prossimo 31 marzo, il proprio “Osservatorio Comunale sul Lavoro”, sempre attraverso un regolamento che dovrà essere approvato dal parlamentino civico entro il 31 gennaio.
Obiettivo: “il monitoraggio sul lavoro locale, promozione di iniziative e campagne informative tese alla sensibilizzazione delle giovani generazioni sui temi della sicurezza sul lavoro, rispetto dei diritti dei lavoratori ed opportunità e sostegni previsti dal sistema di welfare locale e nazionale”, con facoltà di “fare proposte all’Amministrazione ed al Consiglio Comunale” e di presentazione ad entrambi gli organismi di “una relazione trimestrale sulle proprie attività e sulle condizioni di lavoro rilevate sul territorio”.
Il tutto, attraverso l’apertura e la gestione (presso la sede del Forum dei Giovani, in via Nikita Kruscev, al rione Gescal) di uno “Sportello di Ascolto e di Supporto Pubblico per i lavoratori, i precari e i disoccupati, che riceverà le segnalazioni (anche in forma anonima) sulle condizioni di lavoro nero, sottopagato e irregolare e che provvederà a riferirle all’Unità per la Legalità sul Lavoro, per le dovute verifiche”.
L’Osservatorio “sarà formato da rappresentanti indicati da sindacati e associazioni dei lavoratori, degli studenti, delle categorie produttive, dei datori di lavoro e da un componente del Forum dei Giovani di Pozzuoli (…) sarà autonomo e non graverà sull’ente comunale, sarà convocato e diretto da un presidente eletto nel suo seno e potrà costituire gruppi di indagine e di studio al suo interno” con ogni seduta “che sarà comunicata al Sindaco e all’Assessore delegato al lavoro e alla politiche sociali, che vi partecipano di diritto”.
La sfida a chi non rispetta le regole, insomma, è lanciata.
Non resta che attenderne gli sviluppi con il passaggio dalle intenzioni ai fatti concreti attraverso l’espressione di una volontà politica nel merito di quanto propone il Forum dei Giovani.