Pace fatta tra Lsu e Amministrazione Comunale. La “fumata bianca” è arrivata nella tarda mattinata di ieri, al termine di un incontro al Municipio tra i rappresentanti dei lavoratori, il sindaco Enzo Figliolia e l’assessore al personale Franco Cammino.
Un incontro che Cgil, Cisl e Uil (attraverso i propri segretari territoriali Patrizia D’Angelo, Giuseppe Esposito e Giovanni Visone) avevano chiesto mercoledì 16 dopo la rottura di un primo tavolo di trattative e al termine di un’infuocata assemblea con i socialmente utili in cui era stata illustrata l’intenzione della Giunta di modificare l’orario di impiego settimanale degli Lsu nei progetti “integrativi”: un cambiamento che, di fatto, avrebbe portato una riduzione dei compensi di circa 100 euro mensili, soprattutto a causa del “taglio” di due festività lavorative al mese.
Il vertice tra le parti si è concluso con un protocollo d’intesa al cui interno sono state in pratica accolte tutte le richieste dei sindacati, che dunque hanno immediatamente revocato lo stato di agitazione dei lavoratori.
Nell’immediato, infatti, l’Amministrazione si è impegnata a non decurtare i compensi degli Lsu e ha annunciato di voler incrementare la produttività dei progetti avendo aumentato di circa 32 mila euro lo stanziamento in bilancio per l’integrazione oraria prevista nel 2013.
Per il futuro, invece, è stata decisa l’apertura di un tavolo permanente di discussione su tutte le opportunità che potranno emergere per arrivare ad una stabilizzazione progressiva dei socialmente utili, con la possibilità di inserire quote di Lsu (ma anche di disoccupati, soprattutto in giovane età) in tutte quelle opere che saranno finanziate con fondi pubblici.
Stabilizzazione che, come hanno proposto i sindacati, potrebbe arrivare anche attraverso forme di cooperazione tra gli Lsu, a cominciare dalla gestione dei servizi già esistenti, come i parcheggi sulle strisce blu.
Ovviamente, ora si dovrà passare dalle parole ai fatti per concretizzare gli effetti di questo protocollo d’intesa, a partire dal nuovo modello organizzativo per i progetti di integrazione salariale, che l’Amministrazione dovrà discutere con i delegati dei lavoratori. Dopodichè si dovrà capire quali potranno essere le opportunità di stabilizzazione e soprattutto i tempi per raggiungere gradualmente l’obiettivo.
Proprio in merito a questo specifico (e non certo secondario) aspetto della vicenda, c’è da segnalare il polemico commento di Pino Dardano, dirigente napoletano della Cisl ed ex rappresentante dei socialmente utili puteolani.
“L’unica cosa che si dovrebbe fare è dare seguito all’accordo quadro del 9 ottobre 2008 per la ricollocazione e stabilizzazione degli Lsu a seguito della convenzione tra l’Assessorato Regionale al Lavoro e il Ministero del Lavoro e Politiche Sociali nell’ambito delle misure per lo svuotamento del bacino Lsu. Il 20 ottobre 2008 la Regione Campania ha pubblicato due avvisi pubblici, il primo per raccogliere manifestazioni di interesse alla stabilizzazione occupazionale dei socialmente utili e il secondo per la fuoriuscita volontaria di questi lavoratori. La manifestazione di interesse fu raccolta dall’Amministrazione Giacobbe e prevedeva 100 opportunità di stabilizzazione nel piano parcheggi e nella raccolta differenziata, è stata riproposta a tutti i commissari e all’amministrazione Magliulo. In caso di assunzione di Lsu a tempo indeterminato o con contratto triennale finalizzato alla stabilizzazione, per i soggetti interessati è previsto un beneficio di 20mila euro annui, così come stabilito dalla delibera di giunta regionale numero 1322 del 31 luglio 2009. Questo è quanto io personalmente ho messo in campo a suo tempo, in linea con Cgil, Cisl e Uil regionali e provinciali. Non capisco cosa sia cambiato da allora ad oggi. L’unico modo di stabilizzare i socialmente utili è il rispetto di quell’accordo quadro attuando le manifestazioni di interesse nell’ambito di quella delibera di giunta regionale. Vorrei ricordare che il sottoscritto, in assenza della politica, ha firmato un verbale con l’impresa De Vizia per stabilizzare 35 Lsu che oggi sono contrattualizzati a tempo indeterminato. Tutto ciò è stato il frutto di una formazione per gli spalatori e del fatto che l’impresa che vinceva la gara non era obbligata ad assumere i socialmente utili ma doveva tener conto della presenza in quel servizio di lavoratori che avevano professionalità specifiche e conoscenza del territorio. Il problema vero è che manca all’Amministrazione Comunale la volontà di formare questi lavoratori, che hanno già raggiunto grande professionalità nei progetti di tutela ambientale e dei parcheggi. A cominciare da quelli impiegati con l’inesistente mansione di addetti alla sosta, Lsu che per l’esperienza conseguita sul campo da circa 3 anni sono da considerare a tutti gli effetti veri e propri ausiliari del traffico”.
(da “Il Corriere Flegreo” del 26 gennaio 2013)