Ricevo e pubblico*
Caro Pozzuoli21, purtroppo non siamo elettori che possono votare o mandar via i politici né abbiamo la parola per poterci esprimere.
Però sappiamo che Lei, quando si tratta di dare voce a chi non ne ha, è un gran rompiscatole.
E, dunque, con la forza del pensiero, vorremmo sottoporle una questione da girare agli amministratori della nostra città.
Siamo gli alberi della Cassa Armonica, quelli che il Comune ha fatto ingabbiare, pagando una ditta privata, con un reticolato di fili elettrici e lampadine.
Sappiamo bene che, per voi umani, l’effetto scenico è bellissimo: nei vostri panni piacerebbe tanto anche a noi e, sempre nei vostri panni, lo faremmo pure noi un bell’applauso a chi ha avuto questa idea.
Solo che noi siamo piante e la nostra vita si svolge un po’ diversamente dalla vostra.
E pure abbiamo i nostri sacrosanti diritti da reclamare.
E, se permettete, pensiamo che siano più importanti del vostro gusto estetico.
Se tutto va bene, queste luci resteranno attive per due mesi: sono state accese a metà novembre e saranno spente a metà gennaio.
E se quelli che governano Pozzuoli non sono esperti della materia, allora diciamo loro che noi alberi, per nutrirci, abbiamo bisogno di veder rispettata l’alternanza naturale tra luce e buio.
Se, dopo il tramonto, siamo illuminati fino all’alba, cioè 24 ore su 24, rischiamo di non alimentarci più bene e di morire, o di ammalarci.
Lo sapevate questo?
Se lo facessero a voi, sareste contenti?
E che dire dei nostri amati amici uccellini, che tanta compagnia ci hanno sempre fatto?
Da quando hanno montato questa rete elettrica, non li sentiamo più cinguettare come sempre facevano, soprattutto all’alba e al tramonto.
Se ne sono andati.
I loro nidi sono spariti.
Non ci crederete, ma planano da queste parti soltanto per manifestare il loro dissenso, facendo i propri bisogni proprio sulle lampadine (se potessimo sorridere, lo faremmo al pensiero di chissà cosa troveranno quelli della ditta, quando si tratterà di smontare tutto!) e poi se ne vanno via. Probabilmente non torneranno mai più ad abitare tra i nostri rami: perché, sapete com’è, quando tra pennuti si sparge la voce che un posto non è più frequentabile, poi sono “volatili amari” far loro cambiare idea.
Vorremmo sapere cosa ne pensa di tutto ciò chi ci dovrebbe difendere da questa gabbia di luce artificiale: ecologisti, ambientalisti, guardia forestale, ufficio giardini…se ci siete battete un colpo!
E spiegateci per quale ragione, tre mesi fa, un albero illuminato a giorno nei pressi del bar dell’Annunziata è stato fatto spegnere perché rischiava di danneggiarsi, mentre a noi alberi della Cassa Armonica nessuno ci “fila”.
Forse perché al Comune è consentito ciò che è vietato ad un privato cittadino?
Nella speranza di sopravvivere a questo attentato alla nostra salute, vi auguriamo di averne sempre molta di più rispetto a quella che il vostro egoismo sta togliendo a noi.
*Gli alberi della Cassa Armonica