Avvilente. Non troviamo aggettivo più appropriato allo squallore che ha caratterizzato il “cerimoniale” di scopertura della targa con cui, l’altro ieri mattina, il belvedere di via Carlo Rosini è stato intitolato al pastore metodista Francesco Paolo Sciarelli.
Tralasciando il fantozziano incidente diplomatico “sfiorato” quando, qualche giorno prima, sul posto è arrivata un’insegna diversa (dedicata al compianto ex sindaco Paggi, cui sarà dedicato un altro luogo di Pozzuoli), nessuno dei presenti ha purtroppo potuto evitare di notare l’orribile cartone che celava la nuova indicazione toponomastica.
Ai discendenti di Sciarelli e ad una delegazione della Chiesa Metodista non siamo stati capaci nemmeno di esibire un drappo, un lenzuolo, un panno, senza contare l’assenza del gonfalone cittadino e persino della fascia tricolore che, in queste occasioni, un Sindaco consapevole del proprio ruolo istituzionale dovrebbe indossare.
Insomma, abbiamo fatto la figura dei “cartonari”, esibendola anche con orgoglio sulla pagina Fb del Municipio!
E dobbiamo ringraziare il maestro d’arte Antonio Isabettini, componente la consulta per la toponomastica, se con un ombrello (ed uno sconfinato imbarazzo, letto peraltro sul volto di tutti) ha spazzato via il degno simbolo di un’Amministrazione a dir poco superficiale…