Ricevo e pubblico
Caro Direttore, nella mia posta elettronica ho trovato queste due lettere che si inseriscono nella querelle nata per i lavori in Piazza della Repubblica. Ritengo che meritino una riflessione da sottoporre ai lettori. La ragione e la verità, stanno sempre nel mezzo.
Cordialità.
Salvatore Caiazzo
*Presidente della Commissione Consiliare Cultura del Comune di Pozzuoli
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L’ANTEFATTO…
(http://www.pozzuoli21.it/madonna-sfrattata-da-piazza-della-repubblica-preti-e-fedeli-dicono-no-con-una-petizione/ http://www.pozzuoli21.it/piazza-della-repubblica-la-storia-di-tutti-i-cambiamenti-nellarredo-urbano/)

…LA PRIMA LETTERA…
Mi sono imbattuta nella pagina internet di Pozzuoli 21 del 21 ottobre 2014 Madonna sfrattata da piazza della Repubblica. Oggi, 6 novembre, leggo sul Mattino Napoli Nord che la protesta continua “La Madonna non traslochi dalla piazza”. La mia è una voce singola, ma non per questo deve restare inascoltata, nella sicurezza che tra l’altro riporta il pensiero di tanti. Sono assolutamente cattolica e sto per conseguire la laurea in Architettura: il perché di questa precisazione? Le due cose non sono assolutamente incompatibili! Ho avuto la fortuna di poter accedere al tirocinio propedeutico alla laurea magistrale presso la pubblica Amministrazione di Pozzuoli, nel corso del quale ho potuto seguire da vicino proprio l’evolversi della progettazione per la riqualificazione della Piazza e rendermi conto di quanto fosse complessa e delicata, in termini di impegno e di scelte, tutte meticolosamente vagliate ed accompagnate da procedure specifiche per ogni aspetto. In sintesi, l’elemento leader per l’aspetto storico e non solo, è la fontana vicereale che va riposizionata al centro dell’invaso, più o meno nell’attuale posizione della colonna. che pertanto in ogni caso va rimossa. Un diverso posizionamento della colonna che sostiene l’effige della Madonna, non doveva e non poteva essere affidato al caso per tutti i significati che porta con sé, i progettisti quindi, considerato che, grazie all’attuale intervento, lo spazio della piazza (che toponomasticamente è corso della Repubblica) si dilata accorpando anche tutto il tratto verso la chiesa, il largo Cesare Augusto ed il largo S.Maria in una sorta di grande, unica piazza, per ridare senso ai vuoti urbani trattati, ma soprattutto per rendere onore alla Madonnina che sormonta la pregiata colonna, hanno optato per il nuovo posizionamento: uno spazio centrale, quadrato, dedicato, proporzionato all’oggetto per enfatizzarne la dignità ed il decoro. Tutto ciò è stato condiviso anche da Sua eccellenza il Vescovo, ma non è stato recepito dai cittadini firmatari. Personalmente non può non avvilirmi la constatazione che mi affaccio ad una professione come quella che ho scelto in un contesto che si arrocca su preconcetti e non comprende che l’innovazione seria non è in collisione con la tradizione, tanto meno con la fede.
Veronica Montaniero
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…E LA SECONDA LETTERA…
Non mi sarei mai aspettata che la “caccia alle streghe” fosse trendy, so solo che finalmente la nostra bellissima città (ahimè, soprattutto se vista dall’alto e da lontano) sta svestendo gli abiti del degrado! La mia generazione non ha vissuto l’83 ed il terrore della crisi bradisismica, tuttavia ha dovuto fin qui crescere e convivere con i suoi disastrosi effetti collaterali, compresi l’abbandono, la disgregazione sociale, la carenza di opportunità, la scelta, più o meno forzata, di dover scegliere un’altra area geografica più disponibile ad offrire un dignitoso futuro. Dal basso dei miei soli 27 anni, per tutto questo e molto altro, non posso non intervenire sulla questione che fa molto discutere e anche altrettanto rumore come riportato sulla pagina internet. Leggo tra l’altro la colonna con la statua della Madonna verrà risistemata nel Largo Cesare Augusto senza alcuna motivazione……Una questione che tocca le delicatissime corde della fede religiosa. Ebbene, nel merito, mi sento di osservare che qualsiasi progettazione, ancora di più se di pubblico interesse, si fonda su motivazioni ben definite e concertate in vista degli obiettivi da raggiungere, il che è sicuramente accaduto anche nel caso del progetto di riqualificazione della nostra piazza, compresa la risistemazione della colonna con la statua della Madonna. Informarsi serenamente sulle serissime ragioni della scelta prima di procedere alla rivolta popolare, non andava bene? Quello che tuttavia ora mi interessa molto di più è informare i concittadini sul tenore delle motivazioni contrarie (…) che, con profonda tristezza, mi è capitato di acquisire in maniera piuttosto diretta. Il progetto in corso di esecuzione propone, tra l’altro, il ridisegno del sagrato antistante la chiesa di S. Maria, sul quale si affaccia anche il delizioso largo C. Augusto, al centro del quale dall’alto della colonna la Vergine potrebbe guardare con occhio materno tutti i giovani che, come me, si incontrano, comunicano, passeggiano e prendono il caffè nel breve tratto di cinquanta metri che porta fino alla chiesa. Ebbene, secondo (…), questo stesso luogo e questi stessi cinquanta metri sono solo e sempre scenario delle bravate, diurne e notturne, di frotte di giovani che bevono, bestemmiano, giocano d’azzardo e fanno di peggio, territorio di un’orda di barbari, indegna della presenza della Madonnina nello specifico luogo decisamente troppo centrale. Meglio sarebbe stato, a suo parere, relegare la sacra immagine nel largo S.Maria, spazio periferico di uscita verso il porto, sufficientemente defilato, lievemente cupo e caratterizzato dalla folcroristica presenza delle canne fumarie dei posti di ristoro certamente degne di competere con il pregio della colonna in marmo cipollino e la sacra icona. I miei concittadini, che sono anche genitori o figli, condividono dunque questo tipo di motivazione (…)? Siamo dunque proprio tutti giovani allo sbando? Tutti concentrati nei brevi cinquanta metri, distanti solo altri trenta dall’attuale posizione della colonna e della Madonna? (…)
G.S.
(ai lettori: giacchè la seconda lettera non è firmata e non è possibile risalire all’autore, tutti i riferimenti diretti in essa contenuti sono stati eliminati, lasciando però inalterato il senso della stessa)
In copertina, per gentile concessione del professor Raffaele Giamminelli, una foto della statua della Madonna in piazza della Repubblica: l’immagine risale al 2011.