Anche Maurizio Orsi si candida a sindaco di Pozzuoli. L’ufficializzazione è arrivata poco fa, nel corso di una conferenza stampa che il consigliere comunale uscente ha tenuto nel comitato elettorale della sua lista civica, Protagonismo Sociale.
Davanti al presidente e fondatore del movimento (l’avvocato quartese Luigi Rossi), Orsi ha spiegato che la sua decisione è maturata dopo la scelta, da parte del sindaco Figliolia, di allargare la coalizione anche alle forze politiche rappresentate da Filippo Monaco (Uniti per Pozzuoli) e Salvatore Maione (Democrazia e Libertà).

“La mia candidatura a Sindaco nasce in antitesi a chi ha svuotato le forze di un’opposizione sempre latitante in città – ha tenuto a precisare Orsi – ed è a disposizione come punto di sintesi per tutti coloro che vogliono rappresentare un modo di fare politica opposto a quello che si è caratterizzato in città negli ultimi 30 anni. Se oggi sono qui è perché, nonostante abbia fatto parte in modo convinto della maggioranza guidata da Figliolia, non condivido l’ingovernabile cartello elettorale costruito dal Sindaco a sostegno della sua ricandidatura, assolutamente priva di linee programmatiche. Un progetto di cui riesce difficile capire la reale natura, a meno che non derivi da una paura di perdere le elezioni che non si concilierebbe con ciò che Figliolia sostiene da tempo, e cioè che la sua Amministrazione ha lavorato bene”.
Il programma elettorale di Orsi (“semplice e digeribile”) è incentrato sul lavoro.
“Io penso che sia sostanzialmente inutile pulire la città e renderla fruibile se poi i cittadini vengono privati della dignità e del futuro, se le attività commerciali e le imprese chiudono una dopo l’altra. Noi – dice il candidato a sindaco di Protagonismo Sociale – dobbiamo utilizzare il territorio per far entrare denaro nelle famiglie puteolane e lo faremo introducendo il vincolo di assunzione di una quota che arrivi fino al 70% di lavoratori puteolani in tutti gli appalti del Comune”.

Lo strumento che si utilizzerà per raggiungere questo ambizioso obiettivo si chiama “clausola di imponibile manodopera” e, come ha spiegato l’avvocato Luigi Rossi, “è un istituto legittimato dal Consiglio di Stato già da sei anni e consiste nell’imporre, a chiunque chieda, partecipando ad un appalto, di entrare in affari con la Pubblica Amministrazione, il pre-requisito dell’assunzione di disoccupati e inoccupati del territorio, attingendo ad un apposito elenco che sarà stilato dal Municipio sulla base di dati certificati. Si tratta di una scelta politica coraggiosa, fatta già da alcuni sindaci virtuosi. Esportata a Pozzuoli, rappresenterebbe l’unico strumento in grado di far tornare nelle famiglie puteolane almeno una parte del fiume di denaro investito in opere pubbliche locali”.