Come Cimabue in quella nota pubblicità di Carosello, l’Amministrazione Figliolia fa una cosa e ne sbaglia due.
Ricorderete infatti che, alla riapertura del mercatino alimentare al dettaglio di via Fasano, avvenuta il 15 giugno scorso dopo aver speso un’altra vagonata di soldi pubblici, erano emerse immediatamente gravissime criticità in merito alla mancanza di un’areazione decente (con temperature altissime all’interno della struttura) e all’accesso per i diversamente abili, reso complicatissimo da rampe installate con una pendenza troppo elevata.
Ebbene, le “teste d’uovo” del Municipio hanno ragionato su queste carenze e…cosa è stato partorito da questo fumar di cervelli?
Lo spiega in un post pubblicato ieri sul suo profilo Facebook, il consigliere comunale Antonio Caso: “Ad oggi – scrive l’esponente del Movimento Cinque Stelle – l’unico intervento che è stato fatto è la sostituzione delle rampe con dei gradini (a cui già sono saltate le mattonelle). Un po’ meglio perché meno pericoloso, ma comunque insoddisfacente poiché è impedito l’accesso ai disabili. Continuano però a segnalarci malori di bambini e anziani per l’eccessivo caldo, che determina anche un più veloce deperimento degli alimenti. Quel mercato – conclude Caso- non andava fatto lì, ma ora c’è, e nell’attesa di ripensare all’intero sistema
mercatale, bisogna intervenire affinché operatori e cittadini possano usufruirne in condizioni decenti. Si installino aeratori e si facciano le rampe disabili subito e senza chiudere le attività (si sfrutti il lunedì), poi si presenti il conto a chi ha sbagliato. Non è possibile che a pagare siano sempre i cittadini!”.
Come dargli torto?