mercoledì, Gennaio 22, 2025
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Mercato dissequestrato: “La Magistratura faccia chiarezza sui colpevoli, non si possono fare altri 443mila euro di lavori a spese dei cittadini!”

La notizia del dissequestro del mercato ortofrutticolo e ittico al dettaglio, comunicata ieri dal portavoce del sindaco Figliolia (CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOTA), ha scatenato la protesta di tre consiglieri di opposizione.

Il primo a farsi sentire è stato Raffaele Postiglione (Pozzuoli Ora!) con un velenoso post pubblicato su Facebook alle 8.39 di stamane.

Poco fa, invece, è stato diramato un comunicato stampa dai due consiglieri del Movimento Cinque Stelle, Antonio Caso e Domenico Critelli.

Eccone il testo integrale.

A fine giugno 2017 il mercato alla minuta di Via Fasano è stato sequestrato dalla Procura della Repubblica di Napoli, per accertamenti sulla regolarità dei lavori, costati alla collettività circa 1,4 milioni di euro rispetto ai circa 400 mila preventivati. A distanza di qualche mese le indagini, tuttora in corso, hanno coinvolto anche dirigenti comunali e lo stesso Sindaco Vincenzo Figliolia. Dopo un primo tentativo andato a vuoto, la Procura ha accolto la richiesta di dissequestro del Comune, che ha dovuto però presentare un progetto di adeguamento della struttura, costato nel complesso circa 50 mila euro. Dalle varie verifiche condotte sulla struttura, tra cui anche quelle sismiche, è emerso che per garantirne la sicurezza, ai fini della riapertura, sono necessari massicci interventi sia sulle fondazioni sia sull’impalcato, per un costo complessivo stimato di 443 mila euro. A dare notizia del dissequestro una nota del Comune, nella quale viene anche prospettata una possibile riapertura per il 2020. Intanto, i mercatali continuano a lavorare in condizioni precarie sotto dei tendoni (prima fittati e poi acquistati dal Comune) sistemati nel mercato del pesce all’ingrosso.

Sull’argomento sono intervenuti i due Consiglieri del M5S di Pozzuoli, Antonio Caso e Domenico Critelli, che hanno dichiarato: «Praticamente occorre fare da capo il mercato. Il costo dell’adeguamento è pari a quello inizialmente previsto per la realizzazione, poi lievitato con diverse varianti a circa 1,4 milioni. Ci dobbiamo aspettare altre varianti in corso d’opera o questa volta sarà svolta la necessaria ed attenta attività di controllo? Il Sindaco Figliolia aveva dichiarato che sarebbe stata condotta una verifica interna per accertare e punire eventuali responsabilità, ma, ad oggi, nulla è stato fatto, per quanto è a nostra conoscenza. Speriamo che la Magistratura termini presto il suo lavoro e faccia luce sulla vicenda, non è giusto che a pagare le conseguenze siano sempre i cittadini.»

Il sequestro del mercato

I due Consiglieri pentastellati hanno proseguito criticando la scelta di “ricostruire” il mercato nello stesso luogo: «Abbiamo più volte chiesto, in diverse sedi, di discutere sui mercati per un rilancio di queste attività che potesse favorire lo sviluppo della città e mettere gli operatori nelle condizioni migliori per operare senza pesare troppo sui conti pubblici, ma Figliolia è stato completamente sordo in proposito. Costruire il mercato alla minuta in quel posto fu un errore, questa poteva essere l’occasione buona per rimediare. Dialogando con gli operatori ed i Sindacati, si poteva pensare di convertire il mercato ittico all’ingrosso in un moderno e folcloristico mercato al dettaglio aperto tutto il giorno, con la possibilità di pepare pasti con i prodotti in vendita. Naturalmente trovando un’opportuna soluzione, e ve ne sono, per gli attuali occupanti della struttura. Ancora una volta questa Amministrazione dimostra di non avere visione a medio-lungo termine»’.

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