Quello che sta accadendo al nuovo mercato di via Fasano meriterebbe l’intervento della magistratura.
Procura della Repubblica che speriamo si interessi al più presto di ciò che appare sempre più delinearsi come un vero e proprio scandalo finanziato con i soldi dei puteolani.
Non basta una denuncia pubblica che nessuno prende in considerazione dal 18 novembre scorso a proposito di presunte violazioni urbanistiche commesse nell’edificazione del manufatto
Non basta una spesa per la collettività che, partita da 345mila euro, si calcola che sia lievitata fino a 977mila euro tra varianti e imprevisti in otto mesi di lavori e anche oltre.

Non basta aver scoperto, grazie ad un video pubblicato da Pozzuoli21 una settimana fa https://www.pozzuoli21.it/vergogna-mercatino-appena-rifatto-e-gia-si-allaga-quando-piove-ecco-il-video-scandalo/ che il mercatino si allaga quando piove!
Il fondo della vergogna pare che non si tocchi mai.
E l’ennesima puntata di questa brutta storia (destinata, ci auguriamo, a finire malissimo per chi l’ha materialmente gestita) è quanto sta accadendo proprio in queste ore.
Ricorderete l’articolo del 14 luglio, in cui Pozzuoli21 annunciò in esclusiva la chiusura della parte ortofrutticolo-alimentare del nuovo mercatino di via Fasano per il rifacimento della pavimentazione in cemento industriale. https://www.pozzuoli21.it/il-nuovo-mercato-e-durato-solo-cinque-mesi-gia-deve-chiudere-a-meta/
Ebbene, per trattare quella superficie con una resina multistrato, il Comune ha chiuso la struttura per 3 giorni lavorativi (dal pomeriggio di domenica 13 fino a tutto giovedì 17 luglio), spendendo 35.380 euro pagati ad una ditta individuata al termine di una “gara a cottimo fiduciario” tra due imprese, gara vinta dalla Tekno Inox System s.r.l. (che, da come si legge nella determina di affidamento dei lavori, firmata dal responsabile del procedimento Giuseppe Gaudino e dal dirigente Luigi Salzano, pare abbia ben due sedi legali (!!): una a Quarto in via De Vivo 36 ed un’altra a Pozzuoli in via delle Colmate 105).
Da premettere che, in un’intervista rilasciata il 14 luglio a Pozzuoli21, https://www.pozzuoli21.it/il-nuovo-mercato-e-durato-solo-cinque-mesi-gia-deve-chiudere-a-meta/
alcuni ambulanti del mercato ortofrutticolo-alimentare, prima che iniziassero questi lavori, avevano testualmente affermato: “Chi ha progettato i lavori non ha voluto ascoltarci e questi sono i risultati. Fin dal primo momento, avevamo detto che nel nostro settore bisognava installare lo stesso piastrellato utilizzato per i pescivendoli. Avevamo detto che il pavimento in cemento industriale non andava bene perché si sarebbe sporcato e danneggiato in pochi giorni. E puntualmente così è accaduto. E’ inspiegabile come, per non volerci proprio prendere in considerazione, questi signori abbiano commesso lo stesso errore già fatto in passato per il mercato ittico all’ingrosso. Per di più, ora poi vorrebbero rimediare con la pittura resinata. Hanno già fatto una prova due mesi fa, questa prova è sotto gli occhi di tutti qui dentro al mercato e non è andata bene: il pavimento si danneggia ugualmente, tra cinque o sei mesi saremo nuovamente punto e daccapo e ci costringeranno a chiudere l’attività un’altra volta.
Ebbene, terminati i lavori di resinatura del pavimento, non sono nemmeno trascorsi i “cinque o sei mesi” previsti dagli ambulanti per la comparsa dei problemi: purtroppo, infatti, il risultato è stato fin da subito quello temuto.

Le foto parlano chiaro: rappezzi necessari (“fin dal quarto giorno lavorativo dopo la riapertura”, sottolineano alcuni venditori) e superficie lacerata in più punti da cui si riesce a vedere la parte sottostante originaria in cemento industriale.
Insomma, come diceva il grande Renato Carosone, “il melone è uscito bianco” e la cosa peggiore è che gli operatori del mercato non si aspettavano nulla di diverso.
Erano stati facili profeti, ma al Municipio nessuno li ha presi in considerazione.
E ora? Che cosa accadrà? Quanto si dovrà spendere ancora per risolvere il problema, si spera in maniera definitiva?
Per quanto tempo ancora, gli ambulanti dovranno restare chiusi in attesa di nuovi interventi?
E chi pagherà per tutto questo?
Sempre le tasche di noi puteolani?
Sempre Pantalone?
Possibile mai che, quando accadono cose del genere, non c’è nessun responsabile a cui addebitare i costi della propria inettitudine, superficialità o chissà cos’altro?
Vedremo.
Intanto, i venditori sono furibondi: “E’ un’indecenza e purtroppo avevamo previsto tutto! Ma adesso basta! Non ci faremo più prendere in giro dal Comune! Così non possiamo andare avanti: siamo stufi noi ed anche i nostri clienti. Se chiuderanno un’altra volta il mercato per fare ulteriori lavori, cominceremo a chiedere i danni all’Amministrazione!”.
Amareggiato anche Aldo Marcellini, coordinatore nazionale del sindacato Unimpresa per il commercio su aree pubbliche: “Dopo il video della pioggia nel mercato, ho appena visto le foto della nuova pavimentazione –dice- e andrò subito a controllare di persona. Qualora la situazione fosse quella descritta sia rispetto al manto che alla copertura, farò pervenire all’Amministrazione Comunale una nota scritta in cui metteremo in evidenza le carenze riscontrate affinchè la stessa Amministrazione possa eventualmente imporre alle imprese esecutrici dei lavori il ripristino a regola d’arte delle opere così come ci si è impegnati ad eseguirle. Ciò per non creare ulteriore nocumento agli operatori, ai cittadini ma soprattutto all’immagine di Pozzuoli. Perché non è giustificabile lo sforzo economico dall’Amministrazione Comunale, e quindi dalla collettività, se questi sono i risultati. Uno sforzo del genere deve andare premiato, e non vanificato. E’ superfluo –conclude Marcellini- sottolineare che non è pensabile un’ulteriore sospensione delle attività mercatali fino alla conclusione delle festività dell’Epifania”.
Per il sindacato degli ambulanti, quindi, niente ulteriori lavori almeno fino al 6 gennaio prossimo o sarà muro contro muro.
Ma, soprattutto, la stessa organizzazione di categoria chiederà ufficialmente conto al Comune di tutto ciò che non va dopo lavori così costosi.
E la politica che fa?
Dorme? E’ cieca? E’ sorda?
E la magistratura?
Non è incuriosita da una vicenda che, solo a leggerla, fa ribollire il sangue nelle vene?
Aspettiamo riscontri.
