Si chiamava Raffaele Boffa, aveva 52 anni ed abitava in via Girone, sulle Palazzine.
E’ lui la vittima della tragedia avvenuta stamattina poco dopo le 9 sulle Rampe Cappuccini, le cosiddette “scale dei carabinieri” che collegano zona alta e bassa della città.

Raffaele stava risalendo dal lungomare a passo di footing quando improvvisamente si è sentito male e si è accasciato al suolo, sulla sua destra a poca distanza dall’uscita su via Carlo Rosini.
Ad allertare i soccorsi sono stati un maresciallo dei vigili urbani di passaggio in zona ed alcuni operai che erano sul posto per installare le fibre ottiche destinate alla videosorveglianza.
L’arrivo dell’ambulanza, purtroppo, non è servito a nulla: né i massaggi cardiaci né il defibrillatore hanno potuto salvare la vita a Raffaele, stroncato da un infarto.
Un telo ha coperto il cadavere fino all’arrivo di polizia e carabinieri, che, di concerto con il magistrato di turno, hanno disposto la rimozione della salma soltanto due ore dopo il decesso.
(nella foto-copertina, col circoletto rosso, i necrofori della ditta “Barca” mentre portano via la bara con il corpo del povero Raffaele)