A qualcuno magari potrebbe sembrare la scoperta dell’acqua calda. Ma, sul conto dei “furbi” che occupano le case popolari di proprietà del Comune, una cosa sono le dicerie e cosa ben diversa sono invece le notizie ufficiali che provengono dall’Amministrazione.
Ebbene, dall’assessore municipale al Patrimonio, il professor Roberto Gerundo, apprendiamo ufficialmente che, in questi alloggi, risiedono nuclei familiari che, per legge, non potrebbero mai occupare un immobile di edilizia residenziale pubblica.
Gerundo ne parla in un’intervista rilasciata a “Quarto Canale Flegreo” (e pubblicata l’altro ieri sulla pagina Facebook dell’emittente televisiva), a proposito della possibilità di riscatto per alcune di queste case e del confronto in atto con i sindacati inquilini sui gradi di parentela che possono garantire il subentro nelle assegnazioni in caso di coabitazioni.
Ebbene, ad una specifica domanda dell’intervistatore, negli ultimi 80 secondi del filmato, l’assessore afferma candidamente che, all’esito di una verifica, il Comune ha scoperto che “circa 300 inquilini” di questi alloggi sono proprietari di un’altra casa e qualcuno, di case in proprietà ne arriva a possedere perfino nove! Non solo: alcuni di questi inquilini avrebbero redditi molto alti, addirittura fino a 90mila euro annui.
Gerundo sottolinea che, queste persone ritengono di avere diritto ad abitare in tali case giacché, a loro dire, tali case non sarebbero da considerare “popolari”, contrariamente a quanto invece sostengono l’Amministrazione e gli stessi sindacati inquilini.
L’INTERVISTA ALL’ASSESSORE GERUNDO
Le domande che ci poniamo sono le seguenti: queste famiglie vivono ancora in quelle case anche se stanno violando la legge che regola l’edilizia residenziale pubblica in Campania (sui limiti di reddito e l’assenza di proprietà immobiliari) e dovrebbero essere sgomberate a vantaggio di chi ha invece i requisiti per abitarci? Come si trovano in quelle case? Come legittimi assegnatari? Come subentranti in qualità di familiari conviventi degli assegnatari? Come occupanti senza titolo? In quest’ultimo caso, il Comune ha denunciato i legittimi assegnatari e revocato loro l’assegnazione di quegli alloggi?
Interrogativi a cui ci auguriamo di ottenere risposte.