venerdì, Aprile 18, 2025
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Nicchie al cimitero vescovile: accordo raggiunto tra i cittadini e la Diocesi

Dopo otto mesi di caos e polemiche, arriva finalmente un punto fermo nella questione dei 2.198 loculi da abbattere e ricostruire nella parte vescovile del cimitero.

E’ stato infatti diramato poco fa un comunicato congiunto firmato dal Commissario Vescovile della Chiesa della Buona Morte (proprietaria di quella porzione di camposanto) e dall’avvocato civilista Salvatore Lucignano in rappresentanza di circa 130 tra eredi e concessionari delle nicchie che saranno oggetto dei lavori.

L’accordo, che somiglia ad una vera e propria scrittura privata, fissa con chiarezza alcuni concetti fondamentali. Il primo è che nessun concessionario o erede di tali nicchie sarà obbligato a versare contributi per queste opere edili. Si potranno offrire soldi in maniera volontaria, ma chi lo ha già fatto pensando che fosse un esborso dovuto, avrà diritto alla restituzione dei soldi versati.

La Diocesi si è anche impegnata a garantire la presenza dei familiari dei defunti alle operazioni di  trasferimento dei resti nei loculi provvisori  e di ricollocazione in quelli definitivi, a riposizionare le nuove nicchie negli stessi posti e alle stesse altezze in cui sono ora, a rifare i contratti di concessione subito dopo l’esecuzione dei lavori e a non far decadere dalla concessione coloro che dovessero risultare irreperibili come titolari di quei loculi.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELL’INTESA

Soddisfatto l’avvocato Salvatore Lucignano (nella foto), promotore di questa importante intesa: “La vicenda che ha visto confrontarsi parte della cittadinanza puteolana con la Diocesi di Pozzuoli, in merito ai lavori di ampliamento delle nicchie alloggiate nel cimitero vescovile, ha rappresentato per me una doverosa forma di impegno, non solo professionale, ma anche civico, verso la città in cui sono cresciuto e a cui sarò sempre legato – sottolinea il legale –  Non è mio costume rilasciare dichiarazioni attinenti a vicende professionali in cui sono impegnato, ma non mi sfugge l’evidenza pubblica che ha assunto questa querelle. Per questo, all’esito della pubblicazione di un comunicato congiunto, frutto del confronto con la Diocesi, ritengo di poter oggi aggiungere qualche comunicazione meno tecnica, ad uso della cittadinanza puteolana, a quanto già reso pubblico. Le mie sono dunque considerazioni da cittadino e non da avvocato di parte. Credo che in ogni vicenda, di carattere pubblico e amministrativo, si debba sempre ricercare il primato della politica, della collaborazione e della mediazione, con l’obiettivo di tutelare in primis gli interessi della collettività. A questo scopo mi sono modestamente adoperato, senza alcun merito particolare, trovando nella diocesi un interlocutore corretto e celere nel dare riscontro alle preoccupazioni e ai dubbi di cui mi sono fatto latore. Ringrazio sentitamente il sindaco Vincenzo Figliolia per essersi speso e prodigato sia perché avvenisse l’incontro con la Diocesi sia per il buon esito del confronto. Così come altrettanto sentitamente ringrazio il signor Luigi Ravveduto, anima del comitato civico “A livella”, che in queste settimane si è sempre prodigato affinché tanti cittadini puteolani potessero affrontare la situazione con il massimo di serenità possibile. Pozzuoli è una città meravigliosa. Per me è stato un onore ed un privilegio aver potuto contribuire, seppure in minima parte, ad un rasserenamento del clima tra cittadini ed istituzioni, politiche e religiose, della nostra comunità”.

Da registrare, in serata anche il commento del portavoce di ‘A Livella, Gino Ravveduto, che ha pubblicato un post sul gruppo Facebook dello stesso comitato civico per esprimere la sua opinione sull’intera vicenda e ringraziare chi ha contribuito al raggiungimento di questa intesa.  Qui di seguito il testo integrale.

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