“No alla privatizzazione delle spiagge”: domani gazebo e raccolta di firme in piazza

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Pozzuoliè una delle tredici località balneari in cuidomani (dalle 18 alle 21 in piazza della Repubblica)verranno allestitigazebo con raccolte di firme per dire “no” alla privatizzazione delle spiagge. L’iniziativa è delcoordinamento nazionale “Mare Libero”.

“Nonostante i ripetuti richiami dell’Unione Europea– scrivono gli organizzatori dell’iniziativa-il Governo continua a sostenere i privilegi del comparto balneare, continuando a legittimare un regime di privatizzazione di fatto delle spiagge, dove le concessioni si sono tramandate di padre in figlio, praticamente da sempre. La Bolkestein non è la soluzione perfetta, perché non mette in discussione l’approccio prevalente in materia di demanio marittimo: quello secondo cui il mare e le spiagge sarebbero risorse economiche da sfruttare e non da condividere con tutta la comunità. Si permette ancora oggi, la cementificazione delle coste e delle stesse spiagge, mettendo in serio pericolo l’esistenza degli arenili in una porzione sempre crescente del litorale italiano. Abbiamo il dovere di diffondere una nuova concezione, in cui torni al centro il rapporto tra l’essere umano e la Natura, e in primo luogo con il suo elemento più nobile ed evocativo: il mare. Per questo– si legge ancora nella nota-sabato 17 giugno scenderemo per le strade Genova, La Spezia, Rimini, Viareggio, Pisa, Roma, Gaeta, Pozzuoli, Napoli, Salerno, Agropoli, Castellaneta e Agrigento, per chiedere: che in ogni Comune sia destinata alla libera fruizione la maggior parte delle spiagge; che le concessioni, laddove necessario, siano rilasciate con bandi pubblici trasparenti ed imparziali, preferibilmente a cooperative di lavoratori o enti senza scopo di lucro; che le associazioni a tutela della natura e dei bagnanti siano consultate nei processi decisionali in materia di demanio marittimo; che sulle spiagge si possano costruire solo strutture necessarie alla balneazione, di facile rimozione e realizzate in materiale ecocompatibile; una particolare attenzione alla tutela dei lavoratori del comparto che devono obbligatoriamente essere assunti con contratti stipulati nel pieno rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro”.