domenica, Febbraio 16, 2025
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Nuove regole per il “rosso” in banca: dal 1°gennaio si rischia grosso anche per 100 euro di scoperto

Ricevo e pubblico*

Dal 1°gennaio 2021 cambiano le regole per la gestione dei conti correnti bancari in rosso.

Regole imposte dall’autorità bancaria europea (EBA), a dir poco fuori luogo in questo periodo di pandemia e di crisi economica.

Le nuove norme impediranno i  pagamenti automatici, l’uso delle carte di credito, le rate dei finanziamenti e il rilascio del blocchetto degli assegni: gli imprenditori quindi si troveranno a praticamente impossibilitati ad andare avanti.

Sembra quasi lo facciano apposta, come  quando era al governo Berlusconi e chiesero misure drastiche irrealizzabili, facendo salire lo spread alle stelle: e siamo solo al recovery fund, figuratevi con il Mes quali saranno le condizioni!

Personalmente sono convinto sempre di più, che dobbiamo uscire dall’Europa. E che avevano ragione sia  Bettino Craxi (nel dire che l’Europa sarebbe stata la tomba dell’Italia) sia Margaret Thatcher, quando mise in guardia la Gran Bretagna.

L’Europa ha tradito i principi ispiratori della sua fondazione, ormai è soltanto un’accozzaglia di Nazioni governata da burocrati servi di Gruppi internazionali di finanzieri spregiudicati, che tengono a libro paga politici e giornalisti.

L’unico politico che non aveva ceduto alle loro lusinghe era Donald Trump, che è stato demonizzato da tutti i media europei, perché appunto era contro il sistema finanziario, che sta rendendo schiavi i popoli.

Questo che è appena arrivato è dunque un ulteriore attacco all’Italia, per potersela comparare a quattro soldi.

Ciò premesso, state molto attenti a non sconfinare oppure rischiate veramente grosso.

Per finire in stato di default basterà un arretrato per più di 90 giorni pari a una somma superiore ai 100 euro e superiore all’1% del totale delle esposizioni verso la Banca, per privati e piccole e medie imprese, nonché superiore ai 500 euro e superiore all’1% del totale delle esposizioni verso la Banca.

Le nuove regole europee, insomma, sembra siano state partorite proprio per far fallire le imprese italiane.

In poche parole, non saranno più possibili nemmeno piccoli sconfinamenti e questo vuol dire, per molti artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e anche per molte famiglie, non poter più usufruire di quelle piccole forme di flessibilità, specie in questa fase di crisi dovuta al covid 19, conseguenza inevitabile delle segnalazioni alla centrale rischi e della riclassificazione degli affidamenti della clientela in caso di piccoli arretrati.

Basterà superare per 90 giorni due soglie – ridotte, rispetto all’attuale disciplina – e cioè avere un arretrato da oltre 90 giorni, il cui importo risulti, allo stesso tempo:

– per privati e piccole medie imprese, superiore ai 100 euro e superiore all’1% del totale delle esposizioni verso la Banca;

– per le imprese, superiore ai 500 euro e superiore all’1% del totale delle esposizioni verso la Banca.

*Dr. Giuseppe Marino (dottore commercialista, difensore tributario  e giornalista pubblicista tributario)

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