Chi l’ha vista nei paraggi della sua “in difetto”, si è pentito di non averla spostata in tempo. Chi ancora non la conosce, imparerà che la sua presenza è “brutto segno” per qualche “furbo”.
Stiamo parlando di quella che, col tempo, sta diventando il “terrore” di tutti gli automobilisti (e non) indisciplinati: la “civetta” dei vigili urbani.
Si tratta di una vecchia fiat Punto cinque porte di colore grigio topo, che già abbiamo visto all’opera in affidamento (quanto meno discutibile) ad un lavoratore socialmente utile per i controlli con l’autoscan.

Questa “Punto” si aggira un po’ dovunque per Pozzuoli.
Obiettivo: controllare il territorio e sanzionare le vetture in divieto di sosta o prive del grattino (o con quello scaduto) sulle strisce blu.
Ciò che non riusciremo mai a capire però è come si possa fare un’attività di monitoraggio “discreta” (come quella prevista con pattuglie senza scritte nè colori di istituto) se poi alla guida e sul sedile passeggero ci sono vigili in divisa, da tutti riconoscibili.
Siamo forse sul set di “Scherzi a parte”?