venerdì, Gennaio 24, 2025
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Operai rompono un materasso e trovano 5 buoni postali!

In qualsiasi casa che si rispetti, è buona norma nascondere soldi, gioielli o quant’altro di prezioso nei luoghi più impensati, nella speranza di sottrarli alle grinfie di eventuali ladri. Accade però talvolta che l’eccesso di precauzioni possa ritorcersi come un boomerang su chi le ha adottate. Soprattutto quando, per svariate ragioni, si ha la necessità di cambiare arredi o suppellettili.

E così può capitare di perdere per sempre i propri risparmi, ma anche di avere la fortuna che qualcuno li ritrovi e lanci un appello per fare in modo che sia rintracciato il legittimo proprietario allo scopo di restituire il tutto.

E’ quanto accaduto oggi in una nota azienda puteolana, la “Ricicla” di via Montebarbaro, specializzata nell’avviare a riciclaggio tutto il materiale raccolto dai vari Comuni attraverso la differenziata ed il ritiro dei cosiddetti rifiuti ingombranti.

Stamattina, infatti, gli operai di questa impresa, durante le operazioni di separazione dei tessuti dall’acciaio di un materasso dismesso, hanno scoperto che nella sua imbottitura c’erano ben 5 buoni fruttiferi postali, dal valore complessivo di 8 milioni di vecchie lire.

I titoli risultano sottoscritti all’ufficio postale di Arco Felice 15 anni fa (nel tempo dunque avranno fatto maturare un discreto gruzzoletto!) e sono intestati ad una signora nata il 6 marzo 1951che ha un nome che inizia con la lettera “C” e un cognome che inizia con la lettera “R” (per motivi di privacy non possiamo aggiungere altro agli elementi indispensabili affinchè la diretta interessata o suoi parenti possano rivendicare questi Buoni).

Dall’azienda, attraverso “Pozzuoli21”,  fanno sapere che le cinque cedole sono custodite lì, nella sede di via Montebarbaro, in attesa che la legittima proprietaria, o chi per essa, vada a ritirarle.

Il tutto, purchè, in presenza di un tutore dell’ordine che ne verbalizzi la restituzione, chiunque sia esibisca le prove inequivocabili di averne diritto.

Tutto è bene quel che finisce bene, dunque.

Inutile dire che una vicenda così singolare provocherà un “boom” di giocate al Lotto.

Non mi resta che augurare, a tutti coloro che ne hanno bisogno, di centrare, grazie a questo blog, un bel terno secco…

 

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