Da qualche giorno, la città è tappezzata di volantini al vetriolo contro l’Amministrazione Comunale. A firmarli è il sedicente “partenariato sociale Orti ins-orti flegrei” e l’argomento di pesantissima critica è quello degli orti sociali, un progetto che, secondo gli estensori del manifestino, a Pozzuoli è definitivamente naufragato per colpa di chi governa la città.
Leggiamo cosa scrivono gli estensori del documento.
Eccone il testo integrale.
<<Ci sono storie che vanno raccontate. Non molto dissimili da altre storie. Si tratta di sprechi e occasioni perse per incuria, incapacità, mancanza di volontà e parassitismo. Da anni le risorse economiche per le politiche sociali sono in costante diminuzione. Da anni la povertà non solo economica, è in costante aumento. A Pozzuoli, nel 2009, un gruppo di associazioni impegnate nel sociale e nella difesa dell’ambiente ha costituito un partenariato sociale per partecipare ad un bando regionale che promuoveva gli Orti Sociali di città, 1000 orti sociali in Campania, la rete degli Orti sociali. Abbiamo partecipato al bando insieme all’Ambito Territoriale di Zona per le Politiche Sociali ed elaborando una buona idea progettuale, lo abbiamo vinto nell’aprile del 2011. A gennaio 2012, la Regione Campania ha stipulato con il Comune di Pozzuoli, Comune capofila, l’atto di concessione del finanziamento. E, successivamente, la Convenzione con il partenariato sociale con la concessione in comodato d’uso dei suoli. Si aprivano prospettive di creatività sociale ed ecologica interessanti. Con anche potenzialità di inclusione lavorativa. Invece oggi, a settembre 2013, il Comune di Pozzuoli comunica l’impossibilità a realizzare il progetto e quindi avvia la procedura di revoca del finanziamento. Perché? Si adducono deboli giustificazioni. Crediamo invece che, alla base di tale rinuncia e perdita di occasione, anche finanziaria, ci sia stato sostanzialmente uno scarso interesse economico, una scarsa rendita di potere e di profitto su un intervento sociale con tali caratteristiche. A chi interessa una zucchina o un peperone, tanto più se prodotta da un disabile o da un anziano? A chi interessa la socializzazione e l’inclusione di soggetti svantaggiati in un contesto socio-culturale-economico già gravemente degradato?
“C’è altro a cui pensare. Ci sono cose più importanti. Non fateci perdere tempo”.
Sembra questa la risposta di questa Amministrazione e dei suoi dirigenti.
Volevamo scendere in campo per davvero e non come hanno fatto in tanti, solo ed esclusivamente per i loro interessi.
Ma la nostra società è profondamente malata, come molti analisti ci spiegano in continuazione, e la sua classe politica ed amministrativa è profondamente incancrenita.
E’ alla frutta.
Bisognerebbe operare una rimozione totale.
E ricominciare da zero.
Stiamo aspettando che i cittadini si sveglino>>.
Questo il contenuto del volantino (purtroppo affisso abusivamente….).
Se i destinatari (a cominciare da Teresa Stellato, assessore comunale alle politiche sociali), non lo avevano ancora letto (o lo avevano volutamente ignorato), adesso non hanno più alibi.
Vista la gravità delle accuse ricevute, sarebbe gradita una loro risposta (convincente) sul destino dei finanziamenti per gli orti sociali.
Pozzuoli21 è a disposizione per ospitare la replica e, insieme con i cittadini, fin d’ora “ringrazia anticipatamente”…