E’ arrivata la risposta dell’Amministrazione sull’assurdo posizionamento di alcuni nuovi pali della pubblica illuminazione a Monterusciello, piantati al centro dei marciapiedi in modo da rendere impossibile il passaggio a chi è in carrozzina e complicarlo anche ai normodotati, così come Pozzuoli21 ha documentato in anteprima sei giorni fa, grazie alla documentazione fotografica di un attivista del Movimento Cinque Stelle.
L’assessore ai lavori pubblici Enzo Aulitto, in un’intervista rilasciata a “Quarto Canale Tv” (CLICCA QUI PER GUARDARLA) ha infatti non solo spiegato che lavori del genere sono stati eseguiti in spregio alle direttive che erano state da lui stesso emanate per evitare la formazione di nuove barriere architettoniche, ma anche illustrato quali potranno essere i rimedi.
Due le soluzioni prospettate: o agire sui sottoservizi spostando i pali “incriminati” (con i fondi già stabiliti per questo progetto, dunque senza costi aggiuntivi per l’Ente, come ha specificato lo stesso assessore) oppure, se non sarà possibile spostare i sottoservizi (allacci fognari, idrici, elettrici, telefonici o del gas) procedere con l’allargamento dei marciapiedi.
Aulitto, in questo caso, non spiega a carico di chi saranno allargati i marciapiedi per aggirare l’ostacolo.
Sarà il Comune (e dunque noi cittadini) a pagare?
E come si pensa di agire anche in altri casi in cui si è verificata la stessa criticità, come si può vedere nella foto di copertina, che ritrae un palo della pubblica illuminazione che impedisce l’uso del “mini” marciapiede su via Follieri?
A chiedere lumi sono anche i due consiglieri “pentastellati”, Antonio Caso e Domenico Critelli.
“Questa vicenda ha dell’incredibile, come molte altre che abbiamo denunciato nel corso di questi 16 mesi di consiliatura – si legge in una nota diramata stamattina dai due esponenti del M5S- Ancora una volta l’Amministrazione Figliolia dimostra la sua incapacità di gestire in maniera efficace ed efficiente i soldi dei cittadini. Il nuovo impianto di illuminazione ci è costato oltre 10 milioni e degli errori così grossolani sono inammissibili. Non abbiamo ancora capito, ma stiamo approfondendo, se si tratta di un errore di progettazione o di esecuzione dei lavori, in ogni caso è palese la mancanza di adeguati controlli. Porre rimedio ad un tale scempio, senza costi aggiuntivi per la collettività, è il minimo che si possa fare. E’ necessario fare chiarezza per evitare che errori del genere si possano ripetere in futuro”.
