Ormai è diventata una telenovela, un siparietto che chissà se e quando mai finirà: il consigliere comunale Paolo Tozzi si attribuisce meriti sui lavori al parco Bognar ed alcuni anonimi suoi detrattori lo prendono in giro con manifestini affissi in tutto il quartiere.
Era già accaduto tre domeniche fa (il 21 febbraio) all’indomani di alcune esternazioni su Fb da parte del capogruppo dei Verdi, ed è accaduto anche stamattina, a pochi giorni dall’annuncio, dato sempre da Tozzi via Facebook, della sospensione “da tre settimane” di quelle stesse opere di riqualificazione.
In questa circostanza, il dermatologo prestato alla politica “sfidò” gli autori di quei volantini a prendersela con il Comune, ma, per tutta risposta, costoro, col “messaggio” odierno si sono “scusati” con lui e gli hanno chiesto di dare un segno della sua potenza facendo riaprire il cantiere, giacchè lo stesso Tozzi sarebbe capace anche di altri “miracoli”.
Nel volantino, si fa esplicito riferimento a “piscine” e “volumi” che Tozzi costruirebbe in zone vincolate dal piano paesistico. Sono accuse gravi, che vanno ovviamente provate.
Magari però, visto che ormai il volantino è pubblico e il capogruppo dei Verdi è un personaggio pubblico, costui potrebbe anche spiegare all’opinione pubblica se, cosa e dove sta costruendo.
Così siamo tutti più sereni.
A proposito: ma se i lavori al parco Bognar sono davvero fermi, allora abbiamo scoperto almeno chi è che racconta “palle” alla gente?
