mercoledì, Dicembre 11, 2024
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Parroco del Carmine sotto inchiesta: una lettera per riflettere…

Ricevo e pubblico

“Acli Dicearchia ed Osservatorio sono impegnati sulla tutela dell’ambiente, della salute e della legalità, tant’è che il  22 ottobre scorso, presso l’Isis “Tassinari” di Pozzuoli, hanno organizzato  un Convegno sul tema “Rifiuti tossici e salute: che fare?”, con la partecipazione di autorevoli relatori, di tantissimi rappresentanti di associazioni e  moltissimi cittadini. Per dare continuità alle conclusioni di quel Convegno, hanno promosso un incontro   con le associazioni del territorio  presso la presidenza dell’Isis “Tassinari” ed   è stato costituito il Coordinamento Flegreo Salute e Ambiente.

Anche se con ritardo (perchè impegnati su queste problematiche), Acli ed Osservatorio ritengono doveroso assumere una posizione  sul grave episodio che nei giorni scorsi  ha interessato il parroco della Chiesa del Carmine (don Pier Paolo Mantelli, nella foto grande in alto, n.d.r.) il quale, a seguito di una segnalazione anonima, è stato  denunziato dalla Polizia Municipale all’Autorità Giudiziaria per l’utilizzo di locali inagibili appartenenti all’ex Orfanotrofio “Carlo Rosini” per attività ludiche dei ragazzi e catechesi, nonché per una mini-discarica abusiva di materiali speciali, come scarti di ceri usati in Chiesa, pezzi di legno, materiale edile di risulta.  

In presenza di violazione di legge è sacrosanto, senza alcuna ombra di dubbio, che la Magistratura  indaghi ed accerti le responsabilità del Parroco, ma sarebbe anche interessante conoscere la destinazione d’uso di quell’immobile, diventato di proprietà comunale, nonchè i motivi per i quali parte di esso sia ancora  oggi classificato  “pericolante” . 

Acli Dicearchia ed Osservatorio, nel contempo,  confidano che il “denunziante anonimo” voglia continuare a perseguire  il bene della città con altre segnalazioni, anche anonime, e che si registrino interventi altrettanto  tempestivi.

Peccato che questa/o signora/e  non  sia stato molto solerte per fatti gravissimi che si sono verificati anche  nel nostro territorio, come l’interramento di rifiuti tossici, l’invivibilità di alcune aree, gli scarichi abusivi, le pessime condizioni dei siti archeologici, eccetera. 

E’ il caso di segnalare, infine, che, nel nostro ordinamento giuridico, le circostanze in forza delle quali si realizza un reato, incidono sulla gravità dello stesso e influenzano il giudizio in merito alla capacità a delinquere del soggetto, comportando una modificazione quantitativa della pena.

Le circostanze in oggetto, pertanto, non possono e non debbono essere scisse dal loro contesto, in quanto rappresentano uno spunto di riflessione fondamentale per la istituzione intervenuta con tanta solerzia”

Giovanna Di Francia (presidente Acli Dicearchia)

Ciro Di Francia  (presidente Osservatorio Tutela Ambiente e Salute)

 

 

 

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