Dovrà sborsare 159 euro di multa per aver violato l’articolo 22 del Codice della Strada, ma anche una tassa pari a cinque anni di occupazione di suolo pubblico per il varco di accesso con paletto e divieto di sosta in un’area comunale davanti alla casa di sua proprietà, ad Arco Felice.
E’ la “sfogliatella” postnatalizia che i vigili urbani hanno consegnato pochi giorni fa al vicesindaco Mario Marrandino (nella foto grande in alto) finito anch’egli nel mirino dei controlli della polizia municipale sui passi carrabili “abusivi” in quanto privi di autorizzazione o di rinnovo della stessa.
Una situazione, per la verità, molto diffusa a Pozzuoli e che l’attuale Amministrazione (per la verità senza guardare in faccia a nessuno, come dimostra proprio la contravvenzione a Marrandino…) sta cercando di far rientrare nell’alveo della legalità, sia come questione di principio sia per dare un’ulteriore piccola boccata di ossigeno alle casse municipali sempre sull’orlo del dissesto.
Tre anni fa, dall’allora commissario prefettizio Roberto Aragno, venne infatti effettuato un tentativo di affrontare la spinosa questione attraverso un manifesto pubblico in cui si invitavano tutti i titolari (cittadini e imprese) di passi carrabili a mettersi in regola con gli adempimenti burocratici ed i relativi pagamenti: ma quasi nessuno rispose all’appello del Palazzo di Toiano e tutto finì tristemente nel dimenticatoio.
E così, visto che “Maometto non va alla Montagna”…è la “Montagna ad andare da Maometto”, con un’apposita squadra di vigili alacremente impegnata nel monitoraggio di tutti i passi carrabili esistenti senza il permesso dell’Ente.
Accessi che, come recita l’articolo 22 del Codice della Strada, sono fuorilegge se non hanno la “preventiva autorizzazione dell’ente proprietario della strada”, autorizzazione che deve essere periodicamente rinnovata.
Una situazione in cui, secondo le informazioni in mio possesso, si troverebbe circa l’85% dei titolari di questi accessi, grossomodo stiamo parlando di circa 1.800 passi carrabili “illegali” su un totale di circa 2.000 nell’intero territorio puteolano.
Il caso di Marrandino, stando a ciò che sono riuscito ad appurare, è quello di un mancato rinnovo del permesso, che sarebbe stato regolarmente autorizzato soltanto fino al 2004.
In sostanza, negli ultimi 10 anni, l’attuale numero 2 della Giunta Figliolia (con delega ai lavori pubblici, sicurezza del lavoro, edilizia pubblica, manutenzioni straordinarie, sicurezza del territorio e difesa del suolo, cimitero, edilizia e pianificazione cimiteriale, pubblica illuminazione e impianti tecnologici e di rete) avrebbe usufruito illegalmente del passo carrabile davanti alla sua abitazione.
Una “mancanza” non proprio edificante per chi ha funzioni di governo così importanti nella quinta città più popolata della seconda regione d’Italia per numero di abitanti.
Ed è proprio per questo motivo che, dopo aver raccolto (verificandole) tutte le informazioni che state leggendo e prima di pubblicarle, mi sono premurato di contattare lo stesso Marrandino.
Ho provato a chiedergli se volesse rilasciare qualche dichiarazione su come sia potuta accadere una cosa del genere per 10 anni, ma anche su come abbia potuto ottenere a suo tempo il permesso per realizzare un passo carrabile in una zona che molti ricordano come isola spartitraffico o aiuola comunale e in cui qualcuno sostiene che la realizzazione di quel varco avrebbe addirittura creato potenziali pericoli per la viabilità.
Con gentile fermezza, il vicesindaco ha risposto “no comment” a tutti i miei interrogativi.
Aggiungendo che avrebbe immediatamente contattato il sindaco Figliolia per capire “chi ha passato queste informazioni alla stampa”.
Come sempre, domandare è lecito ma rispondere è cortesia.
Per chi è stato eletto dal popolo (Marrandino, lo ricordo, era un consigliere Udc con 761 voti e alla sesta consiliatura della sua carriera, prima di essere “assunto” in Giunta da Figliolia), più che una cortesia, dovrebbe essere doveroso rispondere all’opinione pubblica in casi del genere.
Per farlo, tuttavia, non è mai troppo tardi.
L’augurio che faccio al vicesindaco puteolano è che i vigili urbani abbiano preso un grosso abbaglio nei suoi confronti.
In caso contrario, quantomeno ammetta di aver sbagliato e, da amministratore pubblico, di aver dato il cattivo esempio.
E, se proprio vuole fare le cose in “grande”, ne tragga le conseguenze politiche…