Un consigliere eletto in maggioranza e tre all’opposizione si coalizzano per rappresentare, dopo quella ufficializzata dieci giorni fa da tre associazioni giovanili, un’altra offerta politica alternativa al sindaco Figliolia, in vista delle elezioni della prossima primavera.
Il documento che sancisce questo matrimonio è stato firmato oggi in Consiglio Comunale e consegnato agli organi di stampa.
A sottoscriverlo, Raffaele Visconti, Filippo Monaco, Guido Iasiello e Pietro De Vito.
Che novità, direte voi, visto che Visconti è già da mesi che ha lasciato la coalizione di governo per schierarsi con la minoranza, mentre i suoi nuovi “compagni di avventura” erano già sulla sponda opposta all’attuale Primo Cittadino?
Beh, di certo non era così scontato che Monaco (ed il suo fido scudiero De Vito) rompesse una sorta di “patto di non belligeranza” che sembrava aver sancito con Figliolia negli ultimi mesi anche in virtù del ruolo lavorativo dell’ex avversario di Figliolia col centrodestra nella consultazione del 2012 (per il preside di una scuola – e Monaco lo è dell’Alberghiero – inimicarsi un Sindaco non è mai piacevole…), così come non era così scontato che Monaco tornasse a dialogare con chi, come Iasiello, per parentela, è vicino all’ex sindaco e consigliere regionale Pasquale Giacobbe, visto che i rapporti tra forzisti e pidiellini puteolani non erano mai stati molto idilliaci, retaggio dei veleni accumulati quando il centrodestra si è lacerato nelle uniche due volte in cui ha tentato di governare Pozzuoli.
L’altra novità è rappresentata dal fatto che, conti alla mano, la geografia politica consiliare in quest’ultimo scorcio di mandato vede Figliolia perdere pezzi ovunque: poche ore fa, Ciro Del Giudice è tornato in aula dicendo peste e corna del Sindaco e della sua ex maggioranza; Tito Fenocchio, Elio Buono e Maurizio Orsi hanno costituito una triade che ha deciso di non fare sconti all’Amministrazione; Antonio Di Bonito e Niki Della Corte non le mandano a dire da tempo immemorabile; Sandro Cossiga e Paolo Tozzi sembrano viaggiare per conto proprio; Gigi Manzoni sogna di fare il Sindaco; Enzo Daniele vota solo ciò che lo convince, più ci sono i “maldipancia” del momento che colpiscono ora uno ora l’altro “fedelissimo” (basti pensare che Massimiliano Cutolo ed Enrico Russo fanno “cartello” alleandosi con l’ex assessore Teresa Stellato, che ha il dente avvelenatissimo nei confronti di Figliolia per il modo con cui è stata “esonerata” dalla Giunta).
Che la situazione non sia rose e fiori in quella che fu la coalizione del Sindaco, lo si legge proprio nel documento firmato da Visconti, Monaco, Iasiello e De Vito, secondo i quali è giunto “il momento di dare una nuova prospettiva politica a Pozzuoli. Nel corso di questi anni, l’amministrazione comunale si è progressivamente allontanata dai principi che hanno originariamente ispirato il mandato ricevuto dalle urne, riducendosi a svolgere una minima quota di attività quotidiane o limitandosi a gestire iniziative e progetti che vengono attivati in sede regionale o nazionale, e assicurandosi la sopravvivenza solo attraverso l’allargamento scriteriato della maggioranza, avvicendamenti in Giunta e spartizione sistematica e quasi scientifica di incarichi e poltrone. Stiamo vivendo –scrivono i quattro consiglieri- una riproposizione del vecchio “manuale Cencelli” al ribasso, che mira solo a soddisfare le esigenze di chi fa parte del “cerchio magico” costruito intorno al sindaco e ai suoi, che hanno perso ogni traccia di quei principi ispiratori di “bene comune” e “beni comuni” che dovevano essere la bussola del Governo, secondo
quanto inizialmente promesso. Noi consiglieri firmatari di questo documento intendiamo dire un forte no a questo modo di fare politica, per intraprendere al contrario un percorso che vada oltre le appartenenze, i luoghi comuni, le logiche di spartizione e di soddisfazione degli interessi di pochi. D’altra parte, anche le recenti elezioni confermano che le persone si stanno allontanando dalla “vecchia politica”, come quella a cui assistiamo a Pozzuoli, disertando le urne o votando chi sembra meglio rappresentare un pensiero differente. Noi –concludono Visconti, Monaco, De Vito e Iasiello – vogliamo costruire
un’alternativa concreta, che parta dal basso, dall’ascolto e dalla condivisione di linee programmatiche pensate sui reali bisogni della gente e non sulle richieste dei partiti. Sappiamo che si tratta di una strada in salita, ma questo rende solo più importante la sfida, perché ci darà l’opportunità di far prevalere un nuovo sistema di riferimento, in cui valgano i criteri del merito, delle competenze, dell’innovazione, dei contenuti; una nuova politica, che coinvolga i giovani attivamente, e non solo a parole, che faccia davvero gli interessi dei cittadini, che sappia andare oltre le spartizioni e
le logiche di mera autoconservazione. Noi ci impegniamo per questo, nella speranza di riuscire a interessare sempre più persone intorno al nostro progetto”.
Insomma, il patto trasversale ha deciso di “giocarsi” la “partita”.
E siamo tutti curiosi di sapere chi sarà il loro candidato a sindaco…