Per il Pd puteolano e il sindaco Figliolia, è arrivata la prova dell’assoluta inconsistenza politica tra Napoli e provincia.
Un disastro di cui già si vociferava da tempo e che oggi ha preso corpo e sostanza con la presentazione ufficiale delle liste dei candidati al consiglio metropolitano.
Un’elezione che, il prossimo 12 ottobre, vedrà impegnati sindaci e consiglieri di 88 comuni ad eleggere 24 consiglieri della nuova Amministrazione Provinciale che sarà guidata dal primo cittadino napoletano Luigi De Magistris.
Ebbene, il Pd di Pozzuoli, primo partito del terzo comune più popoloso della provincia di Napoli, nonostante la forza di un sindaco, quattro assessori di area (tra tecnici e politici) e nove consiglieri, non è riuscito ad esprimere uno straccio di candidato del partito nella propria lista.
Il che già di per sè è grave.
Ma non è ancora niente di fronte al fatto che un candidato di Pozzuoli, il Pd lo ha espresso…però non è del Pd!
L’unico aspirante consigliere provinciale puteolano è infatti Maurizio Orsi, consigliere comunale dell’Udc, che figura col numero 13 nella lista dei papabili del Partito Democratico al parlamentino dell’area metropolitana.
Incredibile ma vero!
Nel Pd, Orsi ci è arrivato, come lui stesso spiega, “grazie alla disponibilità a candidarmi da parte del Centro Democratico, confluito nella stessa lista del Pd a queste elezioni, dopo che il mio partito, l’Udc, alleatosi con il Nuovo Centrodestra in questa consultazione, non ha ritenuto opportuno candidarmi sebbene io avessi espressamente chiesto di volermi cimentare in questa esperienza”.
Inutile dire che l’Udc non sembra aver preso molto bene questa “fuga” di Orsi, per ora limitata soltanto alla candidatura in questione.
“Stenderei un velo pietoso sulla vicenda –ha commentato infatti Mario Massimiliano Cutolo, capogruppo consiliare dell’Udc- e mi rimetto alle decisioni che assumerà il mio partito nei confronti di Orsi”.
Quello che però nessuno conferma (ma tutti sanno) è che la candidatura di Orsi nel Pd è l’ennesimo “siluro” lanciato nei confronti di Figliolia e del Partito Democratico puteolano dal consigliere regionale Lello Topo.
Topo, anch’egli del Pd, è infatti diventato acerrimo nemico del Sindaco puteolano dopo che quest’ultimo ha cominciato a manifestare velleità di fare carriera “romana”, ossia la stessa ambizione di Topo, che, da suo ex “capocorrente”, non ha “gradito” tale “scavalcamento” e ha iniziato un lavoro lento e costante finalizzato a “tagliare i viveri politici” allo stesso Figliolia.
Una guerra all’ultimo “dispetto”, che, per ora, fatti alla mano, Topo sta dimostrando di poter vincere come e quando vuole.
Basterebbe ricordare come lo scafato consigliere regionale (ed ex sindaco) di Villaricca abbia già fatto inghiottire a Figliolia la sua voglia di “decisioni e candidature territoriali contro quelle calate dall’alto dai capibastone del partito”, portando il proprio “pupillo” Giosi Ferrandino a racimolare ben 1.056 preferenze proprio a Pozzuoli alle elezioni Europee di quattro mesi fa (http://www.pozzuoli21.it/figliolia-sconfitto-in-casa-dai-nemici-si-sta-scavando-la-fossa-politica/).
Per non parlare dei 1.643 voti presi a Pozzuoli, sempre alle Europee di fine maggio, da Massimo Paolucci, un altro “nemico” che Figliolia si è “costruito in casa” (http://www.pozzuoli21.it/guerra-nel-pd-puteolano-la-lettera-bomba-del-trombato-paolucci-contro-figliolia-e-i-suoi-fedelissimi/) e che lo stesso Figliolia aveva chiesto ai suoi fedelissimi di non prendere nemmeno in considerazione nel segreto dell’urna, così come avrebbe desiderato che accadesse per il “topiano” Ferrandino.
Orsi, dunque, nel Pd ci è arrivato in “quota” Lello Topo (che a Pozzuoli già conta sull’appoggio dei consiglieri Pd Mimmo Pennacchio e Ciro Del Giudice) ma anche grazie ai “buoni uffici” di Nello Formisano (fondatore e capogruppo alla Camera del Centro Democratico) e, si deve presumere, anche col benestare del presidente consiliare Enrico Russo, unico rappresentante istituzionale (nonchè dirigente nazionale) del Centro Democratico nella nostra città (sia pure eletto con l’Idv).
Ma Figliolia e il Pd puteolano, dormivano a “sonno pieno” mentre l’attivissimo Lello Topo progettava di occupare con Orsi la casella “spettante” al partito Democratico locale per la candidatura alle provinciali del 12 ottobre?
Se non dormivano, sicuramente hanno perso tempo prezioso tra tatticismi, indecisionismi e calcoli politico-elettorali.
Il candidato naturale del Pd puteolano al consiglio metropolitano era infatti il sindaco Enzo Figliolia.
Ma Figliolia, ben presto, si è reso conto che l’arroccamento “territoriale” in cui lui stesso ha condotto il partito portandolo alla “guerra di campanile” contro tutto e contro tutti, andava a cozzare con un particolare non da poco: avere i numeri per farsi eleggere in Provincia.
Numeri che, senza l’ausilio degli odiati (ma tavolta utili) “capobastone”, Figliolia non ha trovato e che, per giunta, ha dovuto cercare facendo le cosiddette “messe scalze” nel bussare alle porte di sindaci e consiglieri di vari comuni dell’hinterland, proponendo perfino improbabili accordi politici a chi o già si era “impegnato” con altri candidati o era egli stesso candidato al consiglio metropolitano.
Per capire di che “numeri” stiamo parlando, è importante sapere che, per l’elezione del consiglio metropolitano, il voto di ogni sindaco e consigliere comunale è un voto “ponderato”, ossia vale per quanto è grande il comune da cui egli proviene.
Per intenderci, il voto di un sindaco o di un consigliere comunale di Pozzuoli e di tutti i comuni che hanno una popolazione compresa tra i 30.001 ed i 100.000 abitanti, vale un indice ponderato di 55; del sindaco o consigliere di Napoli, vale un indice ponderato di 671; di comuni fino a 3.000 abitanti, vale un indice ponderato di 6; di comuni tra 3.001 e 5.000 abitanti, vale un indice ponderato di 10; di comuni tra 5.001 e 10.000 abitanti, vale un indice ponderato di 19; di comuni tra 10.001 e 30.000 abitanti, vale un indice ponderato di 35.
E’ stato calcolato che, nella lista del Pd, un consigliere provinciale scatta con circa 2.500 voti “ponderati”.
Se consideriamo che, nella migliore delle ipotesi, un candidato puteolano, moltiplicando il voto del sindaco e di tutti i 24 consiglieri della sua città, non potrebbe accumulare più di 1.375 voti ponderati, è chiaro che, per raggiungere quota 2.500 ed essere eletti, mancano almeno altri 1.100 voti ponderati, che bisogna racimolare in provincia secondo il “peso” specifico di quei consensi (in base all’ampiezza demografica del Comune in cui si va a chiedere la preferenza), oppure coinvolgendo un paio di consiglieri comunali di Napoli, il cui indice “ponderato” è di 671 a voto.
Figliolia ha preso carta, penna e calcolatrice e ha scoperto l’acqua calda: e cioè che, con i suoi “fedelissimi” e senza nessun “capobastone” in suo soccorso, la quota “magica” per essere eletto se la sarebbe sognata di notte…ma come incubo!
E così, dopo un serrato confronto con i consiglieri comunali avvenuto sabato, è arrivata (nella mattinata di domenica), la posizione ufficiale del gruppo consiliare Pd, attraverso il seguente comunicato stampa: “La sottoscrizione della lista di candidati alla carica di Consigliere della Città Metropolitana di Napoli da parte di tutti i Consiglieri Comunali rappresenta l’ennesima riprova del contributo forte che il Circolo di Pozzuoli intende dare a livello provinciale e regionale. La costruzione della lista seguendo logiche poco attente alla valorizzazione delle migliori energie dei territori ed il sistema di voto non rappresentativo della effettiva consistenza elettorale, ci spingono a ritenere inopportuna una candidatura locale. Tale situazione si inquadra, tra l’altro, in un momento di crisi della gestione del partito che sta generando incertezze soprattutto in relazione alla prossima e più importante competizione elettorale regionale. Le indecisioni nel definire un adeguato e alternativo programma di governo, l’assenza di un quadro chiaro di alleanze, i ritardi nell’individuazione del candidato alla Presidenza della Giunta Regionale e nella composizione della lista a suo sostegno, possono limitare fortemente la possibilità di affermazione del centrosinistra, lasciando al centrodestra, nonostante le forti difficoltà di visioni interne, chance di vittoria. I Consiglieri Comunali del Partito Democratico di Pozzuoli, in linea con la ferma volontà politica, già definita e più volte manifestata, del Circolo, effettueranno le scelte ritenute più opportune per garantire la valorizzazione del territorio flegreo e maggiori attenzioni verso le esperienze di governo locali”.
Insomma, se, da un lato, partito e gruppo consiliare annunciavano la volontà di non presentare una candidatura locale, dall’altro, in aperta contraddizione con la posizione di “rottura” evidenziata nella prima parte del ragionamento, si mettevano sul “mercato politico”, ipotizzando la possibilità di sostenere un’altra candidatura di “garanzia” verso il territorio.
Poi, è scoppiata la “bomba” Orsi e, pochissime ore fa, il circolo del Pd di Pozzuoli ha emesso il seguente comunicato stampa: “Il gruppo dirigente del Circolo di Pozzuoli ha assunto, da tempo, una posizione critica sulla gestione del Partito a livello provinciale e regionale. Da ultimo il Sindaco, l’intero Gruppo Consiliare ed il gruppo dirigente del Partito hanno evidenziato come la composizione della lista di candidati alla carica di consigliere della Città Metropolitana di Napoli fosse determinata seguendo le solite logiche autoreferenziali e non tenendo conto delle tante energie impegnate nel governo dei territori. Per tali ragioni ed in considerazione del sistema di voto non rappresentativo della reale consistenza elettorale, si è ritenuto di non esprimere alcuna candidatura locale. La definitiva composizione della lista, frutto delle decisioni di pochi e non sottoposta all’approvazione dell’organismo dirigente, risulta debole ed incompleta e palesa, ancora di più, l’inadeguatezza del gruppo dirigente provinciale e regionale. Apprendiamo, con immenso stupore, che nella lista del Partito Democratico risulta candidato un consigliere comunale di Pozzuoli, iscritto al gruppo consiliare dell’Udc. Questo, unitamente alla candidatura di amministratori ai quali alle ultime comunali non è stato riconosciuto il simbolo del partito, testimonia lo stato di confusione e di assenza di una chiara linea politica generando risultati disastrosi in controtendenza con i dati elettorali nazionali. Le ultime dichiarazioni del Segretario provinciale accrescono ulteriormente il nostro spirito critico in quanto, per sua stessa ammissione, si costruiscono alleanze e coalizioni finalizzate a singoli eventi elettorali in totale assenza di un adeguato confronto politico-programmatico. La candidatura del consigliere dell’Udc nella lista del Partito Democratico sta determinando un forte dissenso nell’elettorato cittadino e rischia di minare il lavoro di chi, quotidianamente, è impegnato con serietà e coerenza nella risoluzione delle problematiche che attanagliano i cittadini”.
Insomma, un attacco a 360° da parte del Pd puteolano al Pd provinciale e regionale.
Un comunicato, quest’ultimo, che rischia di dilaniare ancor di più il Partito Democratico di Pozzuoli, giacchè già corre voce che questa nota sia stata scritta da qualcuno in tutta fretta senza consultare nè il gruppo dirigente del circolo locale né il gruppo consiliare del Pd.
C’è chi addirittura minaccia di voler chiedere le dimissioni in blocco del segretario cittadino del partito e di tutto il direttivo “per la gestione scellerata dell’intera vicenda”.
E sono sempre di più, all’interno del Pd puteolano, coloro i quali pensano che “Figliolia sta trascinando se stesso e il partito di Pozzuoli nel baratro della morte politica, comportandosi come uno che ha vinto al Superenalotto ma ha perso la schedina. Il suo pessimo carattere gli sta facendo commettere errori imperdonabili per un amministratore del suo calibro: primo errore fra tutti, non aver ancora capito che deve liberarsi di troppi incompetenti e presuntuosi che compongono il suo ‘cerchio magico’ e che stanno distruggendo un partito e la sua carriera politica”.
Chissà se Figliolia è più interessato a riflettere sulla sostanza di questi “rumors”, oppure gli preme soltanto capire da dove provengano…
Una cosa è certa: l’immagine attuale del Pd puteolano è quello di una barca alla deriva.
Per raddrizzarla, serve qualcuno con gli attributi, le idee chiare e la forza politico-elettorale per condurre determinate battaglie.
Altrimenti, le umiliazioni non finiranno con il “blitz” che ha portato Orsi in lista…
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ECCO LE LISTE DI TUTTI I CANDIDATI AL CONSIGLIO METROPOLITANO DI NAPOLI E PROVINCIA
Pd: Domenico Tuccillo, Ferdinando Uliano, Vincenzo Brasiello, Luca Mascolo, Aniello Esposito, Angela Aiello, Antonio Borriello Carmine Capuano, Antonio De Simone, Luigi Fiengo, Salvatore Madonna, Simona Molisso, Maurizio Orsi, Salvatore Pace, Claudia Paduano, Enzo Pellino, Agostino Pentoriero, Ciro Sarno, Giovanni Varchetta.
Lavoro, Sviluppo, Ambiente: Elena Coccia, Carmine Attanasio, Ciro Borriello, Elpidio Capasso, Natale Di Bernardini, Giuseppe Farina, Antonio Fellico, Vincenzo Gallotto, Aniello Granata, David Lebro, Carmine Sgambati, Gaetano Troncone, Vittorio Vasquez.
Ncd Alfano: Antonio Amato, Raffaele Ambrosino, Salvatore Annunziata, Concetta Astarita, Paolo Avitabile, Gaetano Campanile, Salvatore Caporaso, Gianluca Cortese, Giuseppe Giordano, Aniello Iacomino, Raffaele Lettieri, Annalisa Marigliano, Francesco Olandese, Gian Michele Orlando, Umberto Pane, Giuseppe Russo, Giuseppe Somma, Nicola Tortora, Nunzia Piro, Nicola Dell’Anno, Domenico Palmieri, Marco Mansueto.
Fratelli d’Italia: Giuseppe Annone, Biagio Baiano, Biagio Castaldo, Salvatore Castiglione, Vittorio De Filippo, Arnaldo Ferrandino, Santolo Licciardiello, Antonio Nappa, Gennaro Miranda, Marco Montemurro, Vincenzo Moretto, Pasquale Sabia, Aniello Savoia, Aldo Scotto di Vetta.
Forza Italia: Antonio Pentangelo, Salvatore Apostoli, Alfonso Ascione, Nicola Bifulco, Ciro Calise, Antonio Giuseppe Calvanese, Giuseppe Capone, Giuseppe Cerrota, Guglielmina Ciampa, Vincenzo De Maria, Lucia Di Pilato, Luciano Imparato, Francesco Iovino, Stanislao Lanzotti, Vito Marino, Domenico Marrazzo, Michele Miele, Gabriele Mundo, Nunzia Nigro, Elena Picariello, Francesco Pinto, Marco Ponticiello, Antonio Trieste, Saveria Vassallo.