Diciannove firme di altrettanti dirigenti cittadini del partito in calce ad una lettera che ieri è stata inviata al segretario cittadino Antonio Tufano, al segretario provinciale Marco Sarracino e al segretario regionale Leo Annunziata.
Con questo documento l’area politica che (secondo i soliti bene informati) vedrebbe con favore la candidatura a sindaco del presidente consiliare Gigi Manzoni ha chiesto ufficialmente ai vertici del Pd l’effettuazione delle primarie per scegliere appunto l’aspirante futuro primo cittadino della coalizione di centrosinistra.
Attualmente, infatti, il circolo puteolano dei Democrat è spaccato: da una parte chi sostiene Manzoni e dall’altra (il gruppo più vicino al sindaco Figliolia, che dovrebbe essere rappresentato dagli altri 22 dirigenti locali, dunque la maggioranza di essi) chi sostiene l’attuale assessore al bilancio Paolo Ismeno, la cui “investitura” è stata avanzata nella riunione di direttivo tenutasi all’hotel Agave 15 giorni fa.
A chiedere le primarie nel documento integrale che potete leggere CLICCANDO QUI sono: Gennaro Bellofiore, Massimo Caiazzo, Franco Cammino, Zelda De Vito, Carlo Di Procolo, Tiziana Genovese, Pasquale Guarracino, Gaetano Iannuzzi, Marta Marzano, Carla Migliaccio, Gennaro Migliaccio, Giordana Mobilio, Piera Porzio, Fabio Postiglione, Alberto Scotto di Carlo, Viviana Solimeo, Guido Tartaglia, Lucio Terracciano e Maria Carmine Tumiatti.
Siamo dunque di fronte ad un vero e proprio braccio di ferro, su cui necessariamente il partito, nelle sue varie articolazioni, dovrà prendere una posizione chiara, per decidere in che modo, con una lacerazione così evidente in atto tra “correnti”, procedere alla scelta di chi dovrà mettersi a capo della coalizione di centrosinistra.
Una coalizione che, peraltro, sta anch’essa andando in fibrillazione dopo l’intervista che a Pozzuoli21 ieri hanno rilasciato i due consiglieri comunali di “Campania Libera” (Tito Fenocchio e Sandro Cossiga), i quali hanno chiesto a gran voce una riduzione delle forze politiche alleate al Pd attraverso l’incorporazione delle liste civiche presenti ma hanno soprattutto rivolto un appello al partito Democratico per accelerare la scelta di un candidato sindaco che sia espressione di tutto il Pd e non soltanto di una sua porzione.
A Fenocchio e Cossiga oggi hanno risposto i segretari locali di due partiti della coalizione.
Per Stefano Ioffredo (Sinistra Italiana) “(…) nessuna soggettività politica democratica può impedire il confronto nonché l’allargamento di altre realtà presenti sul territorio al fine di contribuire al miglioramento della qualità programmatica e di governo di una città (…) le nove soggettività politiche che più volte hanno sottoscritto documenti congiunti non hanno mai riferito o espresso una posizione di limitazione della partecipazione democratica (…) i documenti più volte sottoscritti fanno riferimento alla continuità amministrativa dell’esperienza di governo degli ultimi dieci anni mentre nella dichiarazione dei rappresentanti di Campania Libera noto un’incoerenza o incongruenza quando si riferisce alla fine di un percorso e al bisogno di avviare un nuovo processo politico (…) la maggiore rappresentatività che viene espressa nella medesima dichiarazione non può che essere astratta in quanto il solo voto amministrativo della prossima primavera potrà determinare la forza in termini di rappresentanza”.
Per Fabio Costigliola (Italia Viva) “(…) Italia Viva ha aderito lealmente ad un percorso politico volto a costruire il futuro governo della città di Pozzuoli, concordando i presupposti di una possibile alleanza con tutti i soggetti presenti al tavolo di coalizione. Tra i punti unanimemente condivisi vi è stato il riconoscimento del Partito Democratico come soggetto legittimato ad esprimere la candidatura a sindaco della città, La dialettica interna al PD va dunque rispettata, fin quando non rischi di travolgere un progetto che non può essere frenato da personalismi, dovendo porsi, come obiettivo primario, il rafforzamento di una coalizione politica ampia e coesa, capace di muoversi in continuità con il lavoro già svolto, innovando e migliorando il più possibile. Italia Viva dunque non pone ultimatum, ma invita il Partito Democratico a considerare gli effetti che possono prodursi con il protrarsi di una contrapposizione tra due personalità interne al partito. Invitiamo pertanto tutti gli otto soggetti con cui abbiamo sottoscritto le indicazioni che ci tengono uniti, a restare saldi negli impegni assunti, evitando che la legittima dialettica interna al PD divenga motivo, o forse alibi, per perseguire ulteriori e diversi assetti di coalizione. Invitiamo allo stesso tempo gli amici del PD a fare presto una scelta univoca, che possa dedicarsi al lavoro programmatico e politico che attende la coalizione”.