Si dice che un vincente trovi sempre una strada e un perdente trovi sempre una scusa.
Se questo è vero, allora si può ipotizzare che il sindaco Enzo Figliolia senta fortissimo odore di sconfitta con la candidatura alla Regione di Elio Buono, attuale capogruppo consiliare del Pd.
Già: perché lunedì sera, nella riunione di direttivo locale in cui il circolo puteolano del Pd si è ufficialmente spaccato sulla candidatura di Elio Buono, è accaduto anche qualcosa di molto importante, che non è sfuggito a nessuno dei presenti.
E cioè l’ennesima “cazziata” pubblica del Capo dell’Amministrazione ad uno dei suoi più stretti collaboratori, colui che lo stesso Sindaco pare abbia addirittura presentato ad un “pezzo grosso” del partito come il proprio potenziale successore, colui che per Figliolia si lancerebbe (anzi, si è già lanciato) nel fuoco col rischio di bruciarsi al posto suo.
Stiamo parlando di Mariano Amirante, 25enne segretario cittadino del Pd.

L’antefatto, raccontato finora soltanto da Pozzuoli21 (da schiaffi la comunicazione del primo partito di Pozzuoli, che, a tre giorni di distanza dalla “incoronazione” di Elio Buono a candidato consigliere regionale, ancora non si degna di divulgare uno straccio di nota ufficiale) è ormai di dominio pubblico per chi segue le vicende politiche cittadine (http://www.pozzuoli21.it/elio-buono-candidato-pd-alle-regionalie-il-partito-si-spacca-tre-consiglieri-dicono-no/).
Amirante convoca il direttivo e, nella sua relazione, annuncia la candidatura di Elio Buono.
Attirandosi l’ira funesta di tutti quei dirigenti locali del Pd che, sul tema, avrebbero voluto una discussione.
In pochi minuti, il partito va in frantumi.
Tre consiglieri comunali sui sette presenti (Mimmo Pennacchio, Enzo Daniele e Niki Della Corte) lasciano intendere a chiare lettere che quella di Elio Buono è una scelta sbagliata quanto meno nel metodo, proprio perché mai oggetto di dibattito da parte di tutto il Pd locale ma “imposta” dal segretario Amirante nella sua veste di “fedelissimo” di Figliolia.
Ma il clou della serata deve ancora arrivare.
Perché quando, durante la riunione, si “materializza” Enzo Figliolia e tutti pensano che sia lì soltanto per venire in soccorso del malcapitato segretario, accade invece che il Sindaco, vista la “malaparata”, decida di assestare colpi verbali da k.o. proprio all’indirizzo di Amirante.

In sostanza, Figliolia ricorda ad Amirante che lui (il Sindaco) ha la responsabilità di amministrare la città ma quella politica di direzione del partito cittadino è tutta di Amirante e lo invita, soprattutto a sua tutela, a tenere in considerazione i rilievi mossi da alcuni dirigenti in merito alla modalità di candidatura di Elio Buono.
Tradotto dal “politichese”, Figliolia è come se avesse detto ad Amirante, davanti a tutti: “Caro Mariano, su Elio Buono ti avevo chiesto di fare in modo che uscisse da qui dentro come candidato forte. Io sono stato eletto per fare il Sindaco e non ho il tempo di gestire queste bagattelle, ti ho dato la bicicletta come segretario cittadino, mò pedala e sbrogliatela tu, portando i risultati senza far succedere tutti questi casini nel partito”.
Un messaggio che fa il paio con quello altrettanto duro che lo stesso Figliolia indirizzò ad Amirante nel momento della sua riconferma alla segreteria cittadina del Pd, il 26 ottobre 2013 nei locali delle “Terme Puteolane”: “Caro segretario –disse quindici mesi fa Figliolia- l’impegno che hai profuso finora non basta più, serve un ulteriore sforzo, uno scatto in avanti, devi promuovere più iniziative per avvicinare i giovani alla politica. Te l’ho sempre detto: devi cercare di confrontarti senza metterti paura! Tu hai la fortuna di essere il segretario di un partito in una città il cui sindaco è espressione di quello stesso partito: devi assumere iniziative forti di partecipazione, il confronto sui temi deve essere serrato, il tempo della maturazione è finito, adesso è tempo di risposte verso la città, il circolo deve essere aperto anche per spiegare alla città cosa sta facendo l’amministrazione comunale per Pozzuoli. Sarò per te uno spigolo duro: alle prossime assemblee e congressi dev’esserci il triplo della gente che c’è qui stasera”.
Insomma, se la corsa di Elio Buono alla Regione sarà un flop e se il Pd puteolano si è diviso su questa candidatura, Figliolia ha già fin d’ora individuato e indicato il colpevole in Mariano Amirante?

La sensazione generale, dopo il direttivo di lunedì sera, è stata proprio questa.
E nel partito locale c’è addirittura chi pensa di chiedere un congresso straordinario per eleggere un nuovo segretario.
Troppo comodo, direte voi, per un politico così esperto come Figliolia prendersela con un giovane dirigente alle prime armi (peraltro “creato” da lui) invece di assumersi la responsabilità di aver eventualmente sbagliato ad affidare un incarico così delicato a chi deve ancora mangiare tanto “pane amaro” prima di avere spalle sufficientemente larghe per poter stare sempre tra l’incudine e il martello senza farsi mai male.
Ma tant’è.
Quello che è già accaduto non si può cambiare.
E non è detto che sia peggio di ciò che potrebbe accadere dopo le elezioni regionali.
Fossimo in Mariano Amirante, (persona intelligente, umile e, soprattutto, perbene) una profonda riflessione sul proprio ruolo in questa situazione così (e sempre più) imbarazzante, la faremmo.
Traendone le inevitabili conseguenze.
Prima che altri le traggano per lui.
(nella foto-copertina, da sinistra il sindaco Enzo Figliolia ed il segretario cittadino del Pd, Mariano Amirante)