mercoledì, Gennaio 22, 2025
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Per il comandante dei vigili che va in pensione, siamo già a tre feste (una è di “liberazione”…)!

Rischia di assumere contorni vagamente fantozziani l’ultimo giorno dei 41 anni di servizio di Carlo Pubblico, comandante dei vigili urbani che fra tre settimane andrà in pensione. Come abbiamo già scritto venerdì scorso, infatti, nella mattinata di mercoledì 28 settembre, presso la sede della Polizia Municipale, sarà celebrato, per espressa volontà del sindaco Figliolia, il solenne passaggio di consegne tra l’attuale capo dei caschi bianchi ed un (non ancora meglio identificato) successore “facente funzione” fino allo svolgimento del concorso che riempirà il ruolo da titolare della carica.

L'invito per il passaggio di consegne
L’invito per il passaggio di consegne

Una festa con tanto di invitati, autorità, onori alla bandiera e buffet finale.

Ma la notizia è che non sarà questo l’unico ricordo ufficiale del “last day” di Carlo Pubblico in divisa, ma anche da dirigente e dipendente comunale.

Mercoledì 28 sarà infatti un giorno da cerchiare in rosso sul calendario dei vigili anche per altre due occasioni conviviali.

Il volantino che annuncia la cena al ristorante
Il volantino che annuncia la cena al ristorante

La prima è quella fissata per le 20.30 in un ristorante sul lago d’Averno, dove “il comando di polizia municipale” organizza la serata tematica dal titolo “goodbye Comandante Pubblico”, in cui si mangerà, si berrà e ci si sfiancherà per le risate con il cabaret dell’esilarante Franco Testa (per chi non lo conosce, è colui che presenta ogni anno la gara del “pennone di Ferragosto”).

La seconda è invece ancora in fase di organizzazione e prevede una “controcena” con abbondanti brindisi “liberatori” (e clima da “25 aprile” in miniatura) da parte di tutti  coloro che non hanno mai digerito il modo con cui Carlo Pubblico ha interpretato e gestito il ruolo da comandante dei vigili.

Carlo Pubblico, capo dei caschi bianchi
Carlo Pubblico, capo dei caschi bianchi

I soliti malpensanti si augurano addirittura che ci sia una quarta festa, quella in cui il comandante (dall’alto dei suoi circa 8.000 euro netti mensili in busta paga) metta finalmente mano alla tasca  per offrire un pasto completo ai propri colleghi di lavoro, come è usanza quando si va in pensione.

Le tre feste finora allestite in suo onore, infatti, sono la prima (fino a prova contraria) a carico del Comune (e dunque della collettività), la seconda alla “romana” (25 euro a cranio, ognuno paga per sé e per il proprio eventuale partner) e la terza a spese dei suoi “nemici”

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