Ricevo e pubblico*
Caro Direttore, il tuo giornale rappresenta, senza ombra di dubbio, il più importante osservatorio dei fatti e delle vicende di cronaca e di politica dell’intera area flegrea.
Tante volte, sono stato pienamente d’accordo sulle tue letture ed interpretazioni, qualche altra volta un pochino meno, ma nonostante questo ho sempre considerato il tuo impegno e la tua professionalità un esempio concreto di giornalismo costruttivo e di cittadinanza attiva.
Per quanto detto ritengo opportuno sottoporre alla tua attenzione un argomento, forse di poco conto, ma certamente importante per ciò che attiene aspetti che sono sempre al centro delle tue analisi e valutazioni: la correttezza e la trasparenza.

Da puteolano, ma anche solo da consumatore, avrai certamente visitato in più occasioni il mercato ittico.
Come me, immagino che anche tu sarai stato affascinato dalla vivacità e dalla bellezza di uno tra i luoghi più pittoreschi dell’intera città.
E’ uno spettacolo dal quale si resta rapiti e non solo per la bellezza e freschezza dei prodotti esposti.
Ultimamente però le mie visite al mercato sono turbate da un particolare che ritengo estremamente poco corretto nei confronti dei tanti consumatori che quotidianamente lo frequentano.

Ho notato con grande disappunto che, nella maggioranza degli stands, le bilance utilizzate per il controllo del peso sono alle spalle del banco di vendita, rendendone la verifica, possibile solo al venditore e non all’acquirente.
Pur considerando l’assoluta buona fede di tutti i venditori, ritengo commercialmente, e non solo commercialmente, la cosa estremamente scorretta e non in linea con molte delle regole scritte e non scritte, che governano il commercio al pubblico.
Potrà apparire, ed in effetti lo è, un argomento secondario, che però mi auguro possa stimolare la tua curiosità, quella di coloro a cui è affidato il controllo di tali situazioni ma soprattutto mi auguro possa stimolare la sensibilità di tutti gli operatori commerciali del mercato ittico.
*Angelo Angellotti