giovedì, Aprile 18, 2024
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Piano viabilità: Figliolia “dimentica” una promessa

Il provvedimento era per sei mesi e sarà per sei mesi”. Così disse il sindaco Enzo Figliolia  durante il consiglio comunale del 20 dicembre scorso, quando la maggioranza dei consiglieri bocciò una petizione popolare firmata da ben 2.000 cittadini per l’abolizione del nuovo piano di viabilità in vigore dal 27 ottobre.

Il Capo dell’Amministrazione diede dunque una scadenza precisa alle “prime misure urgenti da adottare in via sperimentale per il miglioramento della circolazione veicolare nelle aree del centro storico”, provvedimenti varati con una contestatissima ordinanza, la numero 37, firmata dallo stesso Figliolia il 19 ottobre.

Ebbene, se l’aritmetica non è un’opinione, i sei mesi promessi dal Sindaco davanti al parlamentino civico come termine per decidere se confermare o revocare quella decisione, sono scaduti il 27 aprile, ossia da ben 66 giorni.

Risultato? Niente di niente.

Non si è mossa una foglia.

Ai puteolani non è ancora dato sapere quali siano state le determinazioni dell’Amministrazione in materia.

Il piano “sperimentale” di viabilità, infatti, continua ad essere applicato senza alcuna modifica.

Confidando sul fatto che gli automobilisti, dopo le vibranti proteste iniziali, sembrano ormai essersi rassegnati al senso unico in salita su via Marconi e a dover raggiungere la zona del lungomare soltanto da Bagnoli o da  piazza della Repubblica, Figliolia e la sua Giunta hanno fatto cadere il silenzio sull’impegno di fare il punto della situazione dopo il primo semestre di cambiamenti.

Perché questo atteggiamento?

Non è dato saperlo.

Eppure, l’ordinanza che ha stravolto la viabilità nel centro storico nasceva da un’analisi dei flussi di traffico effettuata dall’Università di Napoli.

Ci si chiede: nei primi sei mesi di attuazione “sperimentale” del provvedimento, sono stati effettuati ulteriori monitoraggi del genere da parte dei tecnici dell’Ateneo Federiciano?

Se sì, perché i risultati di questi studi non vengono divulgati all’opinione pubblica in modo da capire se e in quale misura un’ordinanza che ha provocato così tanti disagi alla mobilità dei cittadini ha prodotto il “decongestionamento del traffico nel centro storico” auspicato dall’Amministrazione?

Il silenzio proveniente dalle “stanze dei bottoni” del Municipio su questa materia è soltanto una manifestazione di superficialità rispetto ad un preciso impegno assunto dal Sindaco davanti a quel consiglio comunale che, per lo stesso Figliolia (almeno a parole) deve rappresentare “l’epicentro di tutte le decisioni politiche”?

Oppure c’è dell’altro?

Dobbiamo dunque pensare addirittura che i successivi rilievi sui flussi di traffico  non siano mai stati effettuati?

O che i rilievi esistono ma restano chiusi nei cassetti del Comune perché magari danno un responso negativo rispetto ai provvedimenti messi in campo e suggerirebbero l’abolizione di quelle “misure sperimentali” e il ritorno al passato o lo studio di altri accorgimenti per la viabilità?

Sarebbe quanto mai opportuno e doveroso che Figliolia spiegasse ai puteolani sulla base di quali atti ha ritenuto di andare avanti con questa ordinanza anche oltre i sei mesi da lui promessi come primo “step” per analizzare i risultati del dispositivo.

Perché se il Sindaco ha a disposizione dati che testimoniano come siano (effettivamente) diminuiti gli ingorghi tra via Napoli e via Marconi, deve anche sapere che ciò è accaduto prevalentemente  a causa di un’illegalità fin troppo tollerata dal Comune: e cioè la violazione sistematica dell’ordinanza numero 55 del 3 dicembre con cui lo stesso Figliolia ha stabilito, a partire dal 13 dicembre, il transito nel tunnel Tranvai dalle 7 alle 19 ai soli residenti di via Napoli e del centro storico ed il transito per 24 ore al giorno agli abitanti nelle zone limitrofe alla galleria.

E’ infatti noto a chiunque (ma gli scettici possono andare sul posto e verificare di persona…) che, in assenza di controlli costanti dei vigili urbani o di un sistema di telesorveglianza, nel tunnel Tranvai passano tutti in qualsiasi orario, anche (e in special modo) i veicoli non autorizzati (e, tanto per non farci mancare proprio nulla, ci passano indisturbati perfino i pedoni!).

Basterebbe solo questo ad aver già decretato il fallimento di un sistema di viabilità che si regge quasi esclusivamente sul mancato rispetto delle regole.

Una contraddizione molto imbarazzante per Figliolia, che non perde mai occasione per strombazzare ai quattro venti la sua funzione di “artefice del ripristino della legalità”.

La domanda sorge spontanea: quale “ripristino della legalità” è mai possibile in una città dove un Sindaco non ha nemmeno la forza di far rispettare una propria ordinanza, come dimostra il caso del tunnel Tranvai?

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