mercoledì, Febbraio 12, 2025
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img

Pozzuoli a “rischio eruzione”: un altro allarme stavolta ci rovina il Natale

“I Campi Flegrei potrebbero raggiungere un punto critico. Il suolo si sta rigonfiando, il magma sta risalendo e le temperature interne aumentano. Si tratta ancora di valori minimi: nulla a che vedere con un’eruzione imminente ma bisogna intensificare l’attività di sorveglianza”.

Così inizia l’articolo pubblicato tre giorni fa dal sito on line di Repubblica (nella sezione “Scienze”) dedicato allo studio scientifico pubblicato su Nature Communications da Giovanni Chiodini, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA”

CLICCA QUI PER LEGGERE LO STUDIO SCIENTIFICO DI CHIODINI

Siamo di fronte dunque all’ennesimo allarme lanciato sull’attività vulcanica della nostra terra, e in particolare di Pozzuoli, dove, dall’ottobre 2004, il suolo è tornato lentamente a sollevarsi (CLICCA QUI PER LEGGERE I DATI  UFFICIALI DELL’OSSERVATORIO VESUVIANO) accompagnato da sciami sismici di bassa intensità ma anche di scarsa profondità, dunque spesso avvertiti dalla popolazione.

Situazione che, dal 2012, ha fatto salire ufficialmente il livello di attenzione sul fenomeno,

“Il magma – si legge nell’articolo pubblicato sul sito di Repubblica – oggi è risalito a 3-4 chilometri dalla superficie (stessa profondità dell’ultima eruzione, detta del Monte Nuovo, nel 1538). Le analisi dei gas della Solfatara di Pozzuoli dimostrano che le rocce intorno al serbatoio di magma si stanno scaldando e rilasciano sempre più vapore acqueo. “Il possibile avvicinarsi del magma alle condizioni di pressione critica – spiega ancora Chiodini – può spiegare l’attuale accelerazione delle deformazioni del suolo, il recente incremento delle scosse di terremoto e l’aumento dei gas più sensibili agli incrementi di temperatura”.

Uno scenario che non fa dormire sonni tranquilli e che, da profani, ci auguriamo non sia realistico.

La scienza, d’altronde, è divisa anche sulla stessa esistenza di un “lago di magma” nel sottosuolo flegreo, ipotesi ufficialmente confutata dalla ricercatrice Tiziana Vanorio in un’intervista pubblicata da Pozzuoli21 il 9 dicembre dello scorso anno: CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA A TIZIANA VANORIO.

spot_img

Latest Posts

spot_img
spot_img
spot_img

ALTRI ARTICOLI

ARTICOLI PIU' LETTI