Pozzuoli è governata dai politici o dai dipendenti comunali?
Con quello di oggi, sono 46 i giorni consecutivi di chiusura dellosportello del cittadino di Licola.Il 3 giugno scorso, infatti, ha smesso ufficialmente di funzionare il locale comunale della (ex) 3^circoscrizione di piazza San Massimo.
Una decisione presa dallaGiunta Figlioliaattraverso la delibera numero 20 dell’11 febbraio scorso, con cui l’Amministrazione ha stabilito la soppressione dell’ufficio (per carenza di incassi) e la sua dislocazione pressol’anagrafe centrale di Monterusciello,in via Carlo Levi, dove c’è la sede dell’Acquedotto.
Sindaco e assessori hanno infatti ritenuto che 3.583 certificati, 511 blocchetti mensa rilasciati, 224 pratiche tra cambi di domicilio, residenza e immigrazione, più 18.636,84 euro incassati nell’intero 2013 fossero numeri “antieconomici” per continuare a far funzionare un servizio del genere in una zona periferica che conta 4.158 abitanti.
Come molti di voi ricorderanno, la questione fu sollevata dal consigliere comunaleMaurizio Orsisia con un’intervista del 13 febbraiohttps://www.pozzuoli21.it/licola-perde-lo-sportello-del-cittadino-cosi-ha-deciso-la-giunta-figliolia/sia con un intervento durante la seduta consiliare del 19 febbraiohttps://www.pozzuoli21.it/sede-asl-via-da-pozzuoli-chi-la-spuntera-tra-comune-e-regione/cui seguì una dura presa di posizione del suo collega (di opposizione)Guido Iasielloe l’impegno ufficiale, da parte del sindacoEnzo Figliolia, a trovare una mediazione in sede diconferenza di capigruppo.
Eppure, la soluzione era stata trovata stabilendo di continuare a tenere aperto lo sportello a Licola per due giorni alla settimana(orientativamente il martedì ed il giovedì dalle 9 alle 13) in modo da evitare ai residenti del posto (soprattutto quelli non automuniti) il fastidio di dover raggiungere Monterusciello, specie in considerazione della totale assenza di qualsiasi collegamento del trasporto pubblico tra Licola e la sede dell’Acquedotto.
Ebbene:è da un mese e mezzo (!) che si attende un atto ufficiale dell’Amministrazione che trasformi in fatti concreti questa volontà politica, ma nulla ancora si muove.
La questione sembra essere finita nel “dimenticatoio”.
E, a sentire le voci che si rincorrono in Municipio,l’ostacolo che impedisce la riapertura dello sportello è paradossale: non si trova il personale per farlo funzionare.
Incredibile ma vero: i quattro dipendenti che lavoravano in quell’ufficio fino al 3 giugno sono stati (loro malgrado) trasferiti altrove e nessun politico, dirigente o funzionario (non certo per volontà di quei dipendenti) riesce a farne rientrare un paio alla “base” o a trovarne due in grado di poter espletare questo servizio.
E’ come se al Comune ci fosse un “buco nero” che inghiotte e fagocita i lavoratoricostretti a cambiare le proprie mansioni, cosicchè la “coperta” del personale è sempre “corta” e i conti non tornano mai.
Ovviamente,tutto ciò non sarebbe mai accaduto se la burocrazia comunale avesse fatto la cosa più intelligente da faredopo le decisioni assunte dalla politica a parziale modifica di quella delibera di Giunta: non chiudere lo sportello di Licola ma lasciarlo attivo sia pure per soli due giorni a settimana.
Ma tant’è: il buon senso non alberga certo in alcune “teste d’uovo” municipali.
E il risultato è cheoltre 4.000 cittadini puteolani residenti a Licola si sentono (giustamente) presi in giro dal Comune.
Ciò che stupisce è che (al di là di assessori e capigruppo)nemmeno il sindaco Figliolia, che aveva assunto un impegno personale a risolvere il problema nel più breve tempo possibile, sia riuscito finora a sbrogliare questa ridicola matassa.
Siccome nessuno dubita che Figliolia abbia intenzione di disattendere la parola data, allora è lecito domandarsi:ma da chi è governata Pozzuoli?
Dalla politica (espressione della volontà popolare) oppure dai dipendenti comunali?
