martedì, Dicembre 10, 2024
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Pozzuoli sul palcoscenico mondiale del San Carlo

Si dice che ogni impedimento sia giovamento. Ed è proprio il caso del premio Civitas 2015, approdato al Teatro San Carlo a causa delle avverse condizioni meteo che hanno sconsigliato l’allestimento dell’evento nella sua cornice naturale del Tempio di Serapide, creando le premesse per un “trasloco” d’eccezione.

La locandina dell'evento
La locandina dell’evento

L’appuntamento è per questa domenica, 4 ottobre, alle 18 nella meravigliosa location del Massimo napoletano (l’ingresso è gratuito ma ad inviti), che, per l’occasione, grazie all’impegno del suo sovrintendente Rosanna Purchia, manderà in scena una replica speciale del “Don Pasquale” di Donizetti, allestito e diretto dal maestro Roberto De Simone.

Il “Civitas”, giunto alla 19^edizione (e realizzato dal patron Paolo Lubrano col solo apporto di aziende private: nessuna sovvenzione pubblica, per intenderci, giacchè il Comune di Pozzuoli ha richiesto finanziamenti per altre iniziative, bocciate però dalla Regione) quest’anno premia l’astronauta Samantha Cristoforetti (che si è formata all’Aeronautica di Pozzuoli), il regista Giuseppe Gaudino (recente protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia) ed il direttore teatrale Franco Dragone.

L'artista Lello Lopez mostra la scultura realizzata per il "Civitas 2015"
L’artista Lello Lopez mostra la scultura realizzata per il “Civitas 2015”

I tre premiati (con una scultura di Lello Lopez, raffigurante una mano d’acciaio coperta da una stella marina) diventeranno ambasciatori nel mondo del patrimonio artistico, paesaggistico e culturale di Pozzuoli.

Un’anteprima del  “Civitas”, sarà comunque effettuata nel “capoluogo” flegreo, domani, sabato 3 ottobre all’Art Garage del parco Bognar, dove alle 10.30 si terrà “Face to Face” (un incontro aperto a tutti i danzatori professionisti con la coerografa Asun Noales: bisogna prenotarsi con una mail a info@artgarage.it) e con uno spettacolo, alle 19.30, della compagnia spagnola “Oltredanza” (regia e coerografia della stessa Noales).

Un'immagine della conferenza stampa di presentazione del "Civitas"
Un’immagine della conferenza stampa di presentazione del “Civitas”

Due però sono le novità importanti del “Civitas” di quest’anno.

La prima riguarda il respiro internazionale dell’evento, che sarà testimoniato dal sostegno del Warp (l’associazione mondiale della stampa russa) e dell’Rbn (Russian Broadcasting Network) impegnate a diffondere le immagini dell’evento in 180 paesi di lingua russa. Con l’obiettivo finale di portare a Pozzuoli la quarta edizione del premio “Lermontov”, promosso dall’omonimo istituto di cultura russa ed assegnato proprio al teatro “San Carlo”.

La seconda novità interessa direttamente Pozzuoli ed è davvero straordinaria. Ossia la realizzazione, annunciata nel giro di pochi mesi, di un impianto di illuminazione artistica installato nel Tempio di Serapide e regalato alla città grazie al sostegno degli sponsor privati del “Civitas” e al progetto dell’architetto Filippo Cannata, specializzato in “lighting design”.

Il tempio di Serapide, presto illuminato di notte grazie a Paolo Lubrano e agli sponsor privati del "Civitas 2015"
Il tempio di Serapide, presto illuminato di notte grazie a Paolo Lubrano e agli sponsor privati del “Civitas 2015”

“Il Premio Civitas –ha sottolineato Paolo Lubranoè da sempre rivolto alla promozione del territorio dei Campi Flegrei e quest’anno risponde all’appello del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, destinando un investimento cospicuo alla valorizzazione di un bene culturale di impatto internazionale. Attraverso dei corpi illuminanti a sorgente Led, a garanzia di un’illuminazione sostenibile, ridisegneremo la fisionomia originale del sito archeologico, esaltando le caratteristiche e i punti attualmente in ombra del Macellum”.

Come spiega infatti il progettista di questo impianto, l’architetto Cannata, “per il Tempio di Serapide ho previsto una luce che non fosse il vestito da sera dell’Architettura o del monumento, ma che potesse esprimere allo stesso tempo un concetto di bellezza, capace di far emergere l’immagine nascosta ai cittadini ed ai turisti, come forte attrattore di flusso, con una luce che esalterà le caratteristiche salienti dell’Architettura e trasformerà il tempio attraverso scenari luminosi (…) attraverso diverse chiavi di lettura: filologica, scientifica, storica, scenografica e poetica”.

Non resta che aspettare di vedere questo spettacolo di luci.

E magari, sperare, come ha sottolineato in conferenza stampa l’assessore Franco Fumo, che presto anche l’Anfiteatro Flavio possa nuovamente essere fruibile per ospitare eventi prestigiosi come il “Civitas”.

(in copertina, l’interno del teatro “San Carlo”)

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