Dopo tre mesi di silenzio “mediatico”, torna prepotentemente alla ribalta la questione dei 204 prepensionamenti stabiliti dall’Amministrazione Comunale (attraverso i requisiti della cosiddetta “preFornero”) con tre delibere di Giunta (approvate tra il 4 ed il 9 settembre scorsi) riguardanti l’esubero di personale al Municipio.
Una vicenda di cui Pozzuoli21 ha già scritto in tre occasioni (il 5 ottobre http://www.pozzuoli21.it/prepensionamenti-al-comune-ecco-la-lista-nera-che-fa-rischiare-una-denuncia-allamministrazione/, il 20 ottobre http://www.pozzuoli21.it/due-sindacalisti-accusano-figliolia-bugie-sui-prepensionamenti/ ed il 27 ottobre http://www.pozzuoli21.it/cisl-e-uil-allattacco-ecco-come-e-perche-denunciamo-lamministrazione/) e che ora si arricchisce di nuovi, interessanti particolari, in attesa della sentenza (prevista per il prossimo 8 marzo) da parte del Tribunale del Lavoro, a cui Cisl e Uil hanno chiesto di condannare il Comune per comportamento antisindacale e di obbligare lo stesso Ente a revocare le tre delibere “incriminate” dalle organizzazioni di categoria.
La prima novità arriva dalla Cgil, che, finora piuttosto “timida” sull’argomento, mercoledì scorso ha rotto gli indugi e ha scritto (per mano della “segreteria aziendale e provinciale funzione pubblica”) una lettera indirizzata al sindaco Enzo Figliolia, all’assessore al Personale (Franco Cammino), al segretario generale Matteo Sperandeo e a tutti i capigruppo consiliari, chiedendo un incontro all’Amministrazione e la sospensione di tutte le procedure di prepensionamento.
“A tutt’oggi –scrive la Cgil- non abbiamo avuto riscontro alla nota del 1 dicembre scorso con cui si chiedevano assicurazioni e garanzie circa l’acquisizione dello status di pensionato a tutti gli effetti e la corresponsione spettante dal primo giorno di interruzione del
rapporto di lavoro”.
Nella lettera, la Cgil ricorda cosa è accaduto negli ultimi mesi al Comune di Novara, “che con atto di Giunta ha deciso di prepensionare 111 dipendenti che avevano maturati i requisiti previsti dal decreto legge 101/2013, individuando, nel primo semestre del 2014, i primi 14 dipendenti da mandare in pensione, ai quali, al momento della riscossione dell’assegno mensile, fu comunicato che dall’Inps era arrivato l’ordine di non procedere al pagamento.
Alla luce di questa incresciosa sopravvenienza, con l’impegno dei sindacati, del Prefetto e del Sindaco, è stato raggiunto un accordo teso ad erogare, ai 14 dipendenti, un acconto pari a 1.000 euro in attesa di chiarire tutta la vicenda. Tenendo presente che il Sindaco di Novara, a seguito di quanto accaduto, ha ritenuto opportuno
sospendere l’intero programma di prepensionamento –conclude la Cgil- questa organizzazione sindacale è preoccupata per quello che potrebbe accadere nei confronti dei 204 dipendenti del
Comune di Pozzuoli, interessati al prepensionamento”.
Due giorni dopo, venerdì 23 gennaio, sono invece Cisl e Uil, attraverso i rispettivi responsabili territoriali del comparto Funzione Pubblica (Giovanni Capuano e Peppe Migliaccio, nelle foto sopra) a scrivere un’altra lettera, sempre agli stessi destinatari (il sindaco Figliolia, l’assessore Cammino e il segretario generale Sperandeo).
Eccone il testo integrale.
“Sono mesi e mesi che queste organizzazioni sindacali stanno lottando per far comprendere (a chi non vuole comprendere, a chi comprende ma non gli interessa e a chi fa finta di non comprendere) che la questione “prepensionamento” era una nuova strategia per creare migliaia di licenziamenti nel Pubblico Impiego. In particolare, nel Comune di Pozzuoli, abbiamo con forza e tenacia sostenuto il pericolo di un terribile esodo-mobilità-licenziamento che si sarebbe determinato da un’iniziativa, ancorchè legittima ma sbagliata nelle procedure e nel merito, che senza il supporto di un finanziamento da parte dello Stato, avrebbe certamente avuto una sola ed unica fine, quella che oggi interessa i lavoratori del Comune di Novara. Al Sindaco, il nostro invito è quello di non fare la fine degli Amministratori del Comune di Novara, i quali, oggi, giocano di rimbalzo sulle responsabilità di questo meschino fallimento di un’azione amministrativa leggera, incapace, forcaiola. E’ noto che tanti lavoratori del Comune di Pozzuoli, in questi mesi, sono stati “intercettati” da rappresentanti per convincerli ad accettare le procedure di esubero e di prepensionamento. A questi lavoratori, abbiamo detto di non farsi affascinare da un bellissimo pensiero, quello di chiudere finalmente la propria carriera professionale per avviarsi verso la meritata pensione, che, ripetiamo, con queste procedure, non arriverà mai, se non dopo il compimento degli anni anagrafici e di servizio determinato dall’attuale quadro legislativo di riferimento. E’ il rischio che Cisl e Uil, con tutte le proprie forze, hanno tentato e stanno tentando di scongiurare, attraverso tentativi falliti di confronti con l’Amministrazione Comunale, che si sono tramutati in un ricorso alle Autorità Giudiziarie competenti per comportamenti antisindacali e revoca delle delibere di Giunta numero 100 del 4 settembre 2014 (http://servizi.comune.pozzuoli.na.it/albopretorio/DettaglioElemento.aspx?id=18830), numero 103 del 9 settembre 2014 (http://servizi.comune.pozzuoli.na.it/albopretorio/DettaglioElemento.aspx?id=18921) e numero 104 del 9 settembre 2014 (http://servizi.comune.pozzuoli.na.it/albopretorio/DettaglioElemento.aspx?id=18922).
Ad oggi, siamo in attesa del pronunciamento del Giudice del Lavoro, che faccia giustizia e ripristini un corretto sistema di relazioni sindacali. Infine –concludono Capuano della Cisl e Migliaccio della Uil nella nota congiunta- per far chiarezza una volta e per tutte sul ruolo che l’Inps ha in questa vicenda, limitato alla sola certificazione dei requisiti soggettivi, cioè la famosa “quota 96”, e giammai l’Inps, con la propria certificazione attesta la copertura finanziaria del soggetto posto in prepensionamento. Cisl e Uil non chiedono incontri inutili e in violazione ad un corretto sistema di relazioni sindacali, quando sono tuttora vigenti gli atti deliberativi 100, 103 e 104, ma ne richiedono la revoca, per poter iniziare un discorso nuovo, serio e costruttivo, che veda la piena soddisfazione dei lavoratori, dell’Amministrazione e della città, che attende piani occupazionali. L’invito al Sindaco è di agire immediatamente, nell’interesse dei lavoratori, dell’Amministrazione e dei cittadini”.
Cosa farà la Giunta Figliolia di fronte al “no” di tutti i sindacati che rappresentano i lavoratori del Comune?
Andrà avanti con i prepensionamenti o farà un passo indietro?
Non resta che aspettare.
Di seguito, cliccando all’interno di ciascuna delle foto sottostanti, la lista completa dei 204 dipendenti comunali in esubero e da prepensionare, così come è stato stabilito dall’Amministrazione Figliolia nella delibera di Giunta numero 103 del 9 settembre scorso.