Matteo Renzi è stato riconfermato segretario nazionale del Pd anche dai (pochi) puteolani che sono andati alle urne oggi nelle primarie del partito.
Nel “capoluogo” flegreo (secondo i dati forniti dal coordinatore cittadino Mariano Amirante), l’ex premier ha infatti conquistato il 79,7% dei consensi (855 preferenze), contro il 16,7% del ministro Andrea Orlando (179 voti) ed il 3,6% del presidente regionale pugliese Michele Emiliano (39 simpatizzanti).
Molto bassa l’affluenza alle urne: appena 1.074 (poco meno del 3% dei votanti alle ultime comunali) i puteolani che hanno voluto scegliere il leader dei Democrat, un dato in proporzione più che dimezzato rispetto a quello nazionale, che ha visto ai seggi due milioni di cittadini (il 7% dei votanti alle ultime politiche) e anche notevolmente più basso rispetto alle ultime primarie Pd a Pozzuoli (l’8 dicembre 2013) per la segreteria del partito, consultazione che mobilitò 4.097 persone.
Un crollo di interesse che potrebbe essere spiegato con la disaffezione dei cittadini alla politica nazionale, alle vicende interne al Pd o alla seccatura di dover votare due volte in sei settimane (l’11 giugno lo si dovrà fare per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale).
Rispettate comunque le previsioni della vigilia: Renzi (sostenuto da Figliolia –rieletto nell’assemblea nazionale come capolista di area – e sei consiglieri comunali) difficilmente in città poteva prendere meno del 70%, visti i rapporti di forza con i sostenitori degli sfidanti.
E ha conquistato una percentuale ancora più alta rispetto al dato nazionale (Renzi 74%, Orlando 21%, Emiliano 8%).
Ad ennesima riprova che, nel Pd di Pozzuoli, il “re leone”, anche se la platea elettorale è ridotta a poco più di “quattro gatti”, è sempre lui: il primo cittadino uscente.