Ha messo mano alla tasca e ha donato cinque mascherine FFP2 ciascuno a cinquanta medici di base che operano a Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida.
Lui è Rosario Grazioso, da 40 anni svolge la professione di informatore farmaceutico e ha voluto dimostrare così la sua solidarietà ad un’altra categoria (silenziosamente) a rischio in questo particolare periodo.
Beneficiari della fornitura i dottori iscritti alla cooperativa “Progetto Leonardo”, che operano nei tre comuni del distretto sanitario 35 dell’Asl Napoli 2 Nord.
“Ho sentito il dovere di fare la mia parte per due ragioni principali legate strettamente tra loro – ci spiega Rosario (a sinistra in una foto di repertorio) – La prima è di natura personale, alla memoria di mio zio, un medico cardiologo di 85 anni che una settimana fa è deceduto ad Avellino dopo aver visitato un paziente affetto da coronavirus. Ricordando il suo sacrificio, ho pensato a tutti i medici di base con i quali lavoro a stretto contatto tutti i giorni e che rischiano in qualsiasi momento lo stesso tragico destino toccato a mio zio e a tantissimi altri suoi colleghi su tutto il territorio nazionale, in prima linea ma senza armi. Pensate che qui l’Asl ha dato, come dispositivo di protezione individuale, ai medici di famiglia, una dotazione di tre mascherine chirurgiche. Praticamente nulla. Con gli
ambulatori che devono restare aperti e le visite domiciliari che continuano ad essere effettuate comunque, questi dottori sono costretti a mettere ogni giorno a repentaglio la loro salute. Così, al mio capo dell’azienda bresciana per la quale lavoro da dieci anni (la Aesculapius Farmaceutici, n.d.r.), ho chiesto di farmi mettere in contatto con una fabbrica di mascherine per acquistarne a mie spese un quantitativo che potesse alleviare i disagi ai medici di questa cooperativa. Non vi dico la loro felicità quando le hanno ricevute: mi stanno inondando di sms, mail e whatsapp davvero emozionanti”.
La consegna delle mascherine è avvenuta ieri pomeriggio, nella zona delle Palazzine, ai dottori Massimo Smaldone e Tommaso Scotto di Minico, rispettivamente presidente e coordinatore di “Progetto Leonardo”.

Con un curioso siparietto. “Ad un tratto – racconta Rosario Grazioso – si sono avvicinati a noi due vigili urbani, che volevano conoscere i motivi di quella sorta di assembramento in strada. Appena abbiamo spiegato loro chi eravamo e cosa stavamo facendo, si sono commossi e mi hanno fatto i complimenti per l’iniziativa. Ad entrambi i poliziotti municipali di pattuglia ho regalato quattro mascherine, due a testa, le ultime che mi erano rimaste: anche loro ne hanno molto bisogno…”.