giovedì, Febbraio 6, 2025
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Propaganda “illegale” e costi “faraonici” di campagna elettorale: Giacobbe spara a zero su Figliolia e Buono

Ricevo e pubblico*

“A Pozzuoli si è violata in maniera evidente e grossolana la legge sulla par condicio elettorale”. A denunciarlo è il consigliere regionale Pasquale Giacobbe, candidato nelle liste di Forza Italia, a proposito dei manifesti di propaganda del candidato del Pd, Elio Buono.

“Siamo tutti testimoni oculari di una situazione a dir poco incresciosa – dice GiacobbeMentre la legge e le circolari prefettizie stabiliscono che, a partire dall’ufficializzazione delle liste dei candidati, le affissioni di propaganda elettorale debbano avvenire esclusivamente negli spazi prestabiliti dal Comune, la pubblicità elettorale del candidato di Figliolia, anche dopo quel termine, ha continuato a campeggiare indisturbata su enormi tabelloni non destinati a questa finalità. La cosa è tanto più grave se si considera che il Comune, in assenza di interventi da parte di chi gestisce queste insegne, avrebbe già dovuto oscurare da una settimana la pubblicità elettorale non consentita e contravvenzionare chi si è reso responsabile della violazione.  Un pessimo esempio di legalità da parte di Figliolia, che non perde mai occasione per definirsi il “sindaco della legalità” e per fare il ‘moralizzatore’ sul rispetto delle regole, ma che in questo caso ha consentito che avvenisse una palese illegalità, a beneficio del candidato espressione del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale”. 

Il consigliere regionale Pasquale Giacobbe
Il consigliere regionale Pasquale Giacobbe

“Se Figliolia vuole provare il contrario – prosegue Pasquale Giacobbe –  ci faccia vedere dove e quando ha fatto oscurare i manifesti ormai ‘fuorilegge’ del suo candidato e renda pubbliche tutte le multe irrogate dal Comune per questa ed altre violazioni del genere. A Pozzuoli anche i bambini sanno che la candidatura del suo pupillo serve a Figliolia per sperare di essere candidato al Parlamento nell’ambito di un progetto politico ben definito all’interno di una corrente del Pd: ma ciò non autorizza nessuno a calpestare la legge per tentare di centrare l’obiettivo. Tra l’altro – conclude Giacobbe sarebbe ora che il candidato di Figliolia spieghi a tutti gli elettori una cosa che tutti dovrebbero sapere e che anche la legge prima o poi gli imporrà di fare. E cioè: se la sua unica fonte di reddito è lo stipendio da impiegato di una società partecipata regionale ormai spenta, io mi chiedo (e tutti si chiedono)  da dove attinge, il candidato di Figliolia, tutti i soldi che sta spendendo per una campagna elettorale faraonica (spot televisivi, manifesti 6X3 ovunque, cene e chi più ne ha più ne metta), il cui costo sembra inferiore soltanto a quello della campagna elettorale del candidato presidente del suo schieramento? Anche in questo, sono orgoglioso di distinguermi dal candidato di Figliolia. Io, infatti, pur potendomi permettere economicamente il contrario, ho scelto la sobrietà riducendo al minimo indispensabile i costi di questa campagna elettorale, aderendo all’appello del presidente Caldoro a fare spending review anche in questo settore, così come è stato fatto per rimettere a posto i conti della Regione e come segno di rispetto nei confronti di tantissime famiglie che attraversano gravi difficoltà economiche per aver perso un lavoro o per non averlo mai trovato”.

*Ufficio Stampa consigliere regionale Pasquale Giacobbe   

(la foto-copertina, fornita dall’ufficio stampa di Giacobbe, testimonia la presenza a Pozzuoli di un manifesto 6X3 di Buono nella notte tra il 6 ed il 7 maggio)

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