Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere a crepapelle.
Purtroppo, però, quando c’è di mezzo una trasparenza e pubblicità degli atti che puntualmente ci si mette sotto ai piedi, la questione diventa degna di interventi di immediato ripristino della legalità.
Il fatto, stavolta, è davvero eclatante.
Ricorderete l’articolo con cui, domenica scorsa 22 novembre chiedemmo agli ispettori ministeriali di impegnarsi a cercare anche le carte che il Comune nasconde ai puteolani.
Ebbene, il giorno successivo a questo appello, lunedì 23 novembre, è accaduto un piccolo miracolo.
Ossia la “magica” ed improvvisa “apparizione” di uno degli atti che fino al giorno prima mancavano all’appello dell’Albo Pretorio, cioè la delibera di Giunta numero 149 del 6 novembre.
Il provvedimento dell’Amministrazione viene registrato con il numero di protocollo 3703 e con la data del 10 novembre.
E, come dimostrano gli screenshot in nostro possesso, non è stato inserito all’Albo Pretorio nel giorno in cui era prevista la sua pubblicazione.
Il 10 novembre, infatti, il numero di registro 3703 era stato saltato, esistendo solo quello precedente (3702) e quello successivo (3704)!
Già questo particolare sarebbe di per sé gravissimo, perché, nei fatti, una delibera di Giunta che doveva essere affissa per 15 giorni consecutivi (dal 10 al 25 novembre) è rimasta pubblicata soltanto per 72 ore (dal 23 al 25 novembre).
La circostanza assume una gravità ancora più inaudita, se consideriamo il contenuto stesso della delibera passata con la velocità di un lampo alla conoscenza della collettività, ossia l’approvazione di una variante al piano regolatore generale per consentire, a chiunque ne fosse interessato, di costruire un centro religioso e di aggregazione sociale su un suolo regionale da espropriare ed affidare in concessione a Licola.
Nel corpo della delibera, al comma 2 di pagina 4, è infatti contenuta l’espressa decisione di inserire, sulla home page del sito istituzionale del Comune, l’avviso pubblico con cui comunicare l’esistenza di questa opportunità a tutti coloro che abbiano i requisiti per poter edificare una struttura del genere. Avviso che, come si legge nella stessa delibera, deve essere pubblicato per 30 giorni successivi alla pubblicazione dell’atto sull’Albo Pretorio.
Ebbene, la delibera di Giunta risulta ufficialmente pubblicata il 10 novembre (anche se abbiamo già dimostrato come il 10 novembre il numero di protocollo assegnato a quella delibera fosse ancora vuoto…), ma da quel giorno, sul sito del Comune non è mai comparso l’annunciato avviso pubblico.
E non è comparso né il 10 novembre né il 26 novembre, ossia né dall’inizio né al termine della pubblicazione di quella delibera di Giunta all’Albo Pretorio, date da cui potenzialmente dovevano decorrere i 30 giorni di affissione dell’avviso pubblico.
Ricapitolando: una delibera di Giunta viene ufficialmente pubblicata per 15 giorni, nella realtà dei fatti è affissa soltanto per 3 giorni e non ha ancora generato la manifestazione di interesse con cui doveva essere ulteriormente divulgata per espressa volontà dell’Amministrazione.
A pensar male si fa peccato e lo sappiamo.
Ma perché costringerci a peccare pesantemente nel sospettare che, alla luce di quanto accaduto finora, forse questa delibera si dovesse conoscere il meno possibile onde restringere il campo dei potenziali partecipanti a questa costruzione?
Fino a quando dovremo continuare a sopportare questi (peraltro maldestri) giochini di prestigio?
Ma davvero qualcuno al Municipio di Pozzuoli pensa di godere di impunità o immunità?
Poi ci lamentiamo se arrivano ispettori ministeriali (o magistrati) a ficcare il naso nelle carte del Comune…e magari, nel frattempo, tra una “magia” e l’altra, tentiamo di intimidire la stampa libera con denunce o identificazioni a domicilio…
(PS: scommettiamo che ora comparirà per “intercessione divina” anche quell’avviso pubblico annunciato e poi “disperso”?)
