martedì, Marzo 25, 2025
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Refezione, mamme in rivolta e crollo dei pasti dopo gli scarafaggi nel sugo: “D’ora in poi il cibo lo controlliamo noi!”

Com’era ampiamente prevedibile, ha suscitato scalpore e preoccupazione la notizia, pubblicata ieri in esclusiva da Pozzuoli21, relativa al ritrovamento di due scarafaggi in altrettanti contenitori di salsa che stava per condire la pasta da servire ai bimbi del plesso materno “Collodi” di Toiano e del plesso elementare “Borsellino” del rione Gescal.

Uno dei due scarafaggi trovati ieri nel sugo da servire ai bimbi dei plessi “Collodi” e “Borsellino”

Oggi, si è registrato un vero e proprio tracollo nella richiesta di pasti in quasi tutte le scuole servite dalla ditta “Gfi Food”, incaricata del servizio.

Clima di tensione soprattutto al primo circolo (quello in cui due genitori della commissione mensa, a metà febbraio, ispezionò il centro cottura della ditta, scrivendo una relazione molto preoccupante, poi smentita dall’Asl e dal sindaco Figliolia) dove, al plesso “Domenico Fatale”, un gruppo di mamme ha tentato addirittura di impedire l’ingresso del furgone contenente le pietanze da servire agli alunni.

Per placare i bollenti spiriti (ed evitare denunce per interruzione di pubblico servizio) sono dovutiintervenire i vigili urbani che, in forza di una circolare emanata nella notte dal dirigente scolastico Angela Palomba, hanno acconsentito alla richiesta delle mamme di visionare personalmente il cibo prima che fosse somministrato ai propri figli.

Il plesso “Domenico Fatale” di via Napoli

Una verifica “congiunta” sulla qualità della refezione che è stata effettuata anche al “Marconi” alla presenza degli insegnanti e della preside.

Al momento in cui scriviamo, né dall’Amministrazione Comunale né dall’Asl arrivano notizie ufficiali in merito a quanto accaduto ieri ed agli eventuali provvedimenti da assumere nei confronti della ditta appaltatrice delle refezione.

L’unica cosa certa è che la stragrande maggioranza dei genitori non ha più voglia di pagare un servizio che presenta “schifezze” del genere e chiederà alle rispettive scuole di consentire il pasto domestico, con orari che tengano conto delle esigenze delle famiglie.

 

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