Regione Campania, scatta il conto alla rovescia: Consiglio il 29 dicembre, poltrone ancora vuote
Regione Campania - Fonte X - pozzuoli21.it
La formazione della nuova giunta regionale di Roberto Fico in Campania è avvolta nel mistero. Intrighi politici, alleanze fragili e nomi sorprendenti emergono. L’attesa per la prima seduta del Consiglio regionale, fissata per lunedì 29 dicembre alle ore 11, è palpabile, ma la vera suspense ruota attorno alla composizione dell’esecutivo. Il ‘groviglio’ di alleanze e le molteplici ambizioni personali stanno rendendo estremamente complessa la definizione della squadra di governo. Le indiscrezioni si susseguono a ritmo serrato, alimentando un clima di incertezza e congetture che caratterizza questa fase cruciale per la politica campana. Ogni giorno emergono nuove ipotesi, spesso in contraddizione tra loro, rendendo difficile prevedere quali saranno le scelte finali del neo-governatore.
La convocazione del Consiglio da parte del consigliere anziano Fernando Errico di Forza Italia segna l’inizio ufficiale del mandato, ma i riflettori sono puntati sui negoziati che si stanno svolgendo dietro le quinte. Il futuro della Campania dipenderà molto da come Fico riuscirà a bilanciare le esigenze dei suoi alleati e a costruire una giunta coesa e funzionale. La pressione è alta e le aspettative sono significative, sia da parte della maggioranza che dell’opposizione.
Manfredi, Sarracino e il risiko delle poltrone
Manfredi e Sarracino: strategie e mosse nel risiko delle poltrone.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, figura chiave dietro la candidatura di Fico, sembra avere un ruolo preminente nelle trattative. La sua ambizione, secondo i corridoi di Palazzo Santa Lucia, sarebbe quella di vedere il fratello Massimiliano eletto alla presidenza dell’assemblea. Tuttavia, tale scenario dipenderebbe strettamente dalla chiusura di un’intesa più ampia nel ‘Campo largo’, un’alleanza che appare al momento ancora piuttosto fluida e incerta. Se l’accordo non dovesse concretizzarsi, anche le previsioni più consolidate potrebbero saltare all’ultimo momento, generando ulteriori scossoni nel panorama politico regionale.
Un’altra opzione che sta prendendo piede riguarda Marco Sarracino, deputato e responsabile Mezzogiorno del PD. Su invito di Elly Schlein, Sarracino potrebbe accettare di ‘sacrificarsi’ per entrare nella giunta regionale come vice presidente, dimettendosi così da parlamentare. Questa mossa, che avrebbe ripercussioni significative anche a livello nazionale, è vista come una soluzione per evitare di affidare la vice presidenza a Mario Casillo. L’ipotesi che Casillo, nel giro di pochi mesi, possa prendere il controllo dell’azione amministrativa preoccupa molti, e per questo l’ingresso di Sarracino è considerata una via preferibile. Il meccanismo sarebbe ancora più articolato: in caso di dimissioni di Sarracino, il suo seggio alla Camera verrebbe occupato da Loredana Raia, vicina a Lello Topo e allo stesso Casillo, mentre nel Consiglio regionale entrerebbe Enza Amato. Una combinazione di incastri che, a quanto pare, non dispiacerebbe a nessuno dei ‘grandi elettori’.
Nomi inattesi e deleghe in bilico
La girandola di nomi per i futuri assessori è, al momento, la parte più vivace e imprevedibile del puzzle. In una recente riunione ristretta, è emersa l’ipotesi di recuperare Enzo Cuomo, sindaco di Portici, come assessore. Questa mossa potrebbe servire a bilanciare equilibri territoriali e politici. Inoltre, si sta valutando l’idea di assegnare a Mario Casillo una delega specifica, ma senza la vice presidenza della giunta, cercando di accontentarlo senza concedergli troppo potere decisionale. A Salerno, intanto, si aprirebbe la possibilità di indicare un assessore donna, un gesto che potrebbe avere un forte impatto simbolico e politico.
Tra i nomi che circolano con maggiore insistenza per varie deleghe, spiccano quello di Teresa Armato, attuale assessore comunale al Turismo, che sembra pronta per un salto a Santa Lucia. Un altro candidato è Pasquale Giuditta, ex parlamentare e sindaco di Summonte, noto anche per essere il cognato di Clemente Mastella e coordinatore campano di Noi di Centro, figura che potrebbe portare un peso politico rilevante. Non manca neanche Enzo Maraio, segretario del PSI, tra i papabili per un posto nella squadra. Nelle ultime ore, per il settore della Scuola, è emersa una candidatura sorprendente: quella di Valeria Pirone, dirigente scolastica dell’Istituto ‘Marie Curie’ di via Argine. La Pirone ospiterà proprio in questi giorni un incontro di rilievo sull’America’s Cup, evento al quale parteciperanno il sindaco Manfredi, il presidente Fico e importanti ministri come Giuseppe Valditara (Istruzione) e Andrea Abodi (Sport), insieme a Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute. Questo rende la sua posizione ancora più centrale e strategica nelle dinamiche attuali.
Riepilogo e prospettive
Sintesi degli eventi e uno sguardo sulle prospettive future.
La formazione della giunta Fico si preannuncia come un percorso ad ostacoli, costellato di trattative serrate e compromessi complessi. La capacità del neo-governatore di tessere una tela di alleanze solide e di placare le ambizioni interne sarà fondamentale per la stabilità e l’efficacia del suo mandato. La ‘nebbiolina’ politica che avvolge Palazzo Santa Lucia è destinata a diradarsi solo con l’ufficializzazione dei nomi, ma fino ad allora, il risiko delle poltrone continuerà a tenere banco.
