Revisione, da oggi in poi andrà fatta ogni anno | Un’altra spesa in più per gli italiani: hanno deciso di dissanguarci

Revisione, da oggi in poi andrà fatta ogni anno | Un’altra spesa in più per gli italiani: hanno deciso di dissanguarci

Revisione - Pexels - pozzuoli21.it

Per la revisione dell’auto ora si teme l’obbligo ogni anno: arriva l’ennesima stangata, ecco chi sarà a pagarne le spese

Nel giro di pochi mesi la parola “revisione” è tornata a far salire l’ansia di tantissimi automobilisti. Tra caro vita, bollo, assicurazione e carburante, l’idea di dover portare la macchina in officina tutti gli anni sembra l’ennesimo colpo al portafoglio. Chi usa l’auto ogni giorno per lavoro o per la famiglia teme di ritrovarsi davanti a una nuova scadenza fissa, ancora più ravvicinata e inevitabile, proprio mentre si cerca di tagliare ogni spesa non strettamente indispensabile.

In questo clima di sfiducia basta un passaparola sbagliato per convincersi che la revisione sia ormai diventata obbligatoria ogni dodici mesi per chiunque, senza differenze tra chi guida una semplice utilitaria e chi usa mezzi professionali.

Prima di rassegnarsi all’idea di un controllo annuale fisso, però, conviene capire che cosa dice davvero la normativa ufficiale e per quali categorie di veicoli è previsto un ritmo più serrato.

Quando la revisione è biennale e per chi scatta davvero ogni anno

Le indicazioni riportate sul Portale dell’Automobilista chiariscono che, per le comuni autovetture private fino a 3,5 tonnellate, lo schema non è affatto annuale: il primo controllo va fatto dopo quattro anni dalla data di immatricolazione, poi la revisione va ripetuta con cadenza biennale. In pratica, chi usa una normale auto di famiglia continua a sottostare alla regola “4 anni + ogni 2 anni”, non a un appuntamento obbligatorio tutti gli anni come molti temono leggendo titoli e commenti allarmistici.

Diverso, invece, il discorso per i mezzi più “sensibili”. La normativa prevede la revisione una volta l’anno per i veicoli destinati al trasporto di persone con più di nove posti complessivi (quindi i mezzi tipo minibus), per le taxi, per le auto utilizzate come noleggio con conducente e per i veicoli che trasportano merci o svolgono usi speciali con massa superiore a 3.500 kg. Sono mezzi che macinano molti chilometri, spesso carichi e in contesti delicati: per questo il legislatore ha imposto un controllo annuale, legandolo direttamente alla sicurezza stradale di chi viaggia e di chi incrocia questi veicoli ogni giorno.

Revisione auto – Pexels – pozzuoli21.it

Come evitare sorprese e trasformare la revisione in una spesa gestibile

Una volta chiarito chi rientra nella revisione biennale e chi è obbligato a quella annuale, il passo successivo è organizzarsi. Sul libretto di circolazione è riportata la data di immatricolazione, mentre sul Portale dell’Automobilista è possibile verificare in pochi clic la scadenza della prossima revisione inserendo la targa del veicolo. Sapere con anticipo quando arriva il controllo permette di mettere da parte una piccola somma ogni mese ed evitare di ritrovarsi all’ultimo minuto, con il rischio di dimenticanze e possibili sanzioni.

Curare la manutenzione ordinaria – luci, pneumatici, freni, vetri integri – aiuta anche a superare la revisione al primo colpo, senza dover tornare in officina e pagare due volte. Così quella che molti vivono come l’ennesima tassa mascherata torna a essere ciò che realmente è: un controllo periodico pensato per tenere in strada veicoli in condizioni accettabili. Capire se si rientra nel gruppo con obbligo annuale o in quello a cadenza biennale e programmare per tempo la spesa è il modo più semplice per non sentirsi davvero dissanguati ad ogni scadenza.