mercoledì, Dicembre 11, 2024
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Rifiuti: via libera all’appalto d’oro

Una gara da oltre 48 milioni di euro in sei anni per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti. E’ l’atto che il Consiglio Comunale ha approvato ieri sera con i soli voti contrari di due esponenti dell’opposizione. Obiettivo dell’Amministrazione è quello di raggiungere in breve tempo il 65% di raccolta differenziata (attualmente la media annuale è del 50,1%) ma soprattutto di estendere il prelievo della spazzatura  a domicilio in tutto il territorio puteolano, esternalizzando anche il servizio di spazzamento.

Il progetto è già in fase di studio da 15 settimane, da quando cioè è stato istituito (con la determina dirigenziale numero 557 del 26 marzo)  un gruppo di lavoro incaricato di dare seguito alle linee di indirizzo stabilite in materia con la delibera di Giunta numero 12 del 6 febbraio scorso: un pool di tecnici guidato da un consulente esterno (l’ingegner Mario Maltoni) che alle casse del Municipio costerà 30mila euro.

Le intenzioni dell’Esecutivo sono state illustrate  in aula consiliare dall’assessore all’igiene urbana Franco Cammino.

Ecco cosa prevede, in sintesi, il nuovo appalto: carrellati marroni condominiali per l’umido (15.072 tonnellate annue stimate) con almeno tre mattine a settimana di ritiro  per le utenze domestiche e sette pomeriggi su sette per le attività commerciali (con eventuale “giro di ripasso”) e raccolta ai mercati e al cimitero “a seconda delle esigenze e degli orari di chiusura delle attività”;  residui di manutenzione del verde, di potatura di piante ed alberi (2.072,40 tonnellate annue stimate) con ritiro su chiamata in caso di attività privata e “secondo un programma da concordare con l’Amministrazione” per rifiuti prodotti in ambiti pubblici;  buste gialle per plastica e metallo (1.413 tonnellate annue stimate) con ritiro a domicilio in almeno due mattine a settimana per le utenze domestiche e di tre pomeriggi su sette (con eventuale “giro di ripasso”) per le utenze non domestiche; buste bianche per carta e cartone di  dimensioni ridotte (2.590,90 tonnellate annue stimate), con ritiro in almeno una mattina a settimana per le utenze domestiche e in tre pomeriggi a settimana per le utenze non domestiche (con successivo “ripasso in concomitanza alla raccolta del cartone”); raccolta domiciliare del vetro (3.249,90 tonnellate annue stimate) in sacchi di colore verde da posizionare in prossimità del carrellato marrone per l’umido, con ritiro in una mattina ogni due settimane per le utenze domestiche e in tre pomeriggi alla settimana per le utenze non domestiche; raccolta domiciliare del cartone (2.449,20 tonnellate annue stimate) per utenze domestiche ed attività commerciali, con ritiro in cinque mattine alla settimana e in sei pomeriggi alla settimana per le utenze commerciali (con eventuale “giro di ripasso”); raccolta dei rifiuti indifferenziati (16.485 tonnellate annue stimate) in sacchi di colore grigio con ritiro in almeno due giorni a settimana;  raccolta degli “ingombranti” su chiamata attraverso il numero verde che sarà messo a disposizione dal concessionario dell’appalto; raccolta di pile e farmaci scaduti attraverso la consegna in apposite aree comunali per le utenze domestiche e in contenitori forniti dal Municipio per le attività commerciali;  raccolta di scarti edili che le utenze domestiche potranno consegnare in appositi centri comunali all’interno di mezzi e cassoni collocati dal concessionario del servizio;  raccolta (su chiamata del numero verde da parte delle utenze domestiche) e consegna in appositi centri comunali di apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, batterie ed accumulatori; prelievo di rifiuti non biodegradabili provenienti dal cimitero; raccolta di pneumatici fuori uso su segnalazione dell’Amministrazione; raccolta di pannoloni e pannolini per almeno sei giorni a settimana secondo un elenco che dovrà essere continuamente aggiornato;  lavaggio, disinfezione e manutenzione dei carrellati e disinfezione eventuale di aree da bonificare ogni 15 giorni; rimozione dei rifiuti presenti attorno alle aree in cui sono collocati i carrellati durante il loro svuotamento; campagna di informazione e sensibilizzazione a carico del concessionario del servizio; distribuzione periodica del materiale acquistato dall’Amministrazione e collocazione dei carrellati sul territorio.

Secondo l’assessore Cammino, con la diminuzione da 52.000 a 48.000 delle tonnellate annue di immondizia prodotta dal Comune di Pozzuoli negli ultimi due anni “l’Amministrazione può porre a base d’asta in questa gara d’appalto un quantitativo di rifiuti stimato in 47.100 tonnellate annue, con un risparmio per l’Ente di oltre 1 milione di euro”.

Lo stesso delegato della Giunta all’igiene urbana sostiene che, con l’organizzazione prevista da questo nuovo appalto, “il 65% di raccolta differenziata si potrà raggiungere in breve tempo e comunque al massimo entro sei mesi dall’avvio del servizio, portando Pozzuoli ai primi posti della graduatoria regionale dei Comuni Ricicloni. Infatti, nella proposta progettuale è prevista anche l’attività di ripasso, per evitare che i rifiuti possano in qualsiasi momento rimanere sul suolo in balia di animali o altro, creando una precaria condizione igienico-sanitaria oltre ad un danno all’ambiente”.

Cammino ha anche aggiunto che “nella definizione delle tariffe Tares, si valuterà di introdurre un sistema incentivante per la produzione di compostaggio domestico finalizzato alla riduzione della frazione organica”  ed ha spiegato che, nel progetto dell’appalto, sono state inserite alcune osservazioni presentate dall’associazione “Area Flegrea” e dal “Coordinamento Civico Flegreo”. Ma il responsabile di quest’ultimo sodalizio, Rosa Matarazzo, ha smentito l’assessore sostenendo che “è vero che come coordinamento siamo stati ascoltati ma le nostre osservazioni, benché protocollate, non sono state recepite”.

Ma la polemica è arrivata soprattutto dall’opposizione.

Tito Fenocchio ha infatti esordito sottolineando non solo che “un atto del genere, meramente gestionale, non doveva essere portato in Consiglio Comunale”, ma anche che “con la nuova legge regionale sul ciclo dei rifiuti, senza un livello di programmazione reale, rischiamo di vanificare tutti gli sforzi. E’ arrivato il momento di fare delle scelte: siamo per gli inceneritori o per i rifiuti zero? Vogliamo o no il compostaggio? Io penso che si debba coinvolgere l’intera filiera per ridurre a monte i rifiuti, a partire dalla plastica, e questo lo si può anche fare con apposite ordinanze. In più, con la Tares possiamo istituire un sistema secondo cui meno rifiuti consegni meno paghi. E dobbiamo imparare a saper vendere i nostri rifiuti dopo averli differenziati. Non c’è più l’obbligo di appartenere al Conai, 173 comuni ne sono usciti e gestendo autonomamente il riciclo del vetro e del legno ci hanno guadagnato il 600%. In questo appalto –ha concluso Fenocchio- manca la programmazione, la strategia e la proposta. E’ assurdo che a Pozzuoli si preveda una produzione di sfalci e potature come se fossimo in una foresta tropicale, così come è assurdo che la nostra si appresti a diventare la città dei bidoncini.  L’unica cosa che bisognava chiedere al concessionario era di superare il 65% di raccolta differenziata invece di dargli una premialità. Inoltre, sarebbe stato opportuno fare questa gara al ribasso e non col progetto-offerta”.

Considerazione, quest’ultima, che ha provocato uno scontro verbale tra lo stesso Fenocchio e il sindaco Enzo Figliolia.

Il Capo dell’Amministrazione, infatti, nella replica finale, ha preso la parola per sottolineare anche che “l’esperienza insegna come il massimo ribasso può agevolare il rischio di avere ditte in odore di criminalità organizzata e noi dobbiamo alzare l’asticella al massimo livello per allontanare da Pozzuoli i poteri criminali”.

Tesi, quella di Figliolia, confutata apertamente da Fenocchio: “Relazioni parlamentari riguardanti il traffico dei rifiuti –ha obiettato l’esponente di minoranza- suggeriscono di eliminare proprio le gare a progetto-offerta sostenendo che è questa la procedura che fa aumentare la possibilità che accada ciò che paventa il Sindaco”.

Un battibecco che ha avvelenato non poco la “coda” del Consiglio Comunale.

Ma il tempo è galantuomo e  dirà chi tra Figliolia e Fenocchio ha ragione.

Ma soprattutto se questi 48 milioni e 335mila euro in sei anni saranno stati ben spesi, attraverso un servizio efficiente, che possa far schizzare ben oltre il 65% la percentuale di differenziata e contestualmente veder diminuiti i costi del servizio per i cittadini ed il Municipio.

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