Il futuro del Rione Terra è soltanto nelle mani di pochi politici della maggioranza? Il sospetto appare più che fondato dopo quanto è accaduto giovedì mattina al Municipio, dove, come fa sapere un comunicato ufficiale diramato dall’addetto stampa del Capo dell’Amministrazione “si è tenuto il primo incontro tra il sindaco Vincenzo Figliolia, gli assessori e il professore Aureliano Bonini, presidente di Trademark Italia, nominato consulente dall’amministrazione comunale per lo studio e la redazione del documento programmatico «Linee guida per lo sviluppo turistico-commerciale del Rione Terra», un progetto/studio di utilizzo del patrimonio immobiliare già restaurato del Rione Terra”.
«L’avanzamento delle opere di ristrutturazione delle opere che interessano il Rione Terra – dichiara Figliolia nel corpo dello stesso comunicato– ci impone di prendere con urgenza decisioni che riguardano sia l’utilizzo dei fabbricati già realizzati e in corso di completamento, sia il percorso da fare per arrivare alla gestione della parte turistico-ricettiva. Ma insieme al Rione Terra è l’intero patrimonio artistico, culturale, monumentale, termale e religioso di Pozzuoli che vogliamo valorizzare. Dal nuovo volto dell’Acropoli fino al Waterfront che prenderà il posto dell’ex Sofer, nel segno dell’eco-sostenibilità e dello sviluppo turistico. È un nuovo modo di concepire lo sviluppo, per una città che deve riconvertirsi dopo la chiusura delle grandi fabbriche. Abbiamo chiesto al team del professore Bonini di condividere con la cittadinanza lo studio e oggi il professore è venuto a Pozzuoli per confrontarsi con le categorie commerciali, le forze politiche, i sindacati e le associazioni. Il Rione Terra sarà il volano per il futuro della città».
Per chi non conoscesse l’antefatto della vicenda, il professor Bonini è il presidente della società riminese (la “Trademark” per l’appunto) che ha ottenuto dall’Amministrazione una consulenza da circa 20mila euro per suggerire alla politica quale sia la forma più idonea per la gestione degli immobili della rocca.
Nella determina di assegnazione dell’incarico (la numero 2287 del 28 dicembre scorso, firmata dal segretario generale comunale Matteo Sperandeo), si legge infatti che “i lavori del 5° lotto sono stati ultimati e collaudati e possono quindi già essere riconsegnati alla fruibilità dell’Ente e della collettività sia la piazza sia i palazzi destinati ad uffici pubblici posti su via Cavour denominati insule 22, 23 e 25 per una superficie utile totale di circa 2.250 metri quadrati”, che “con l’ultimazione dei lavori dell’8° e 9° lotto, prevista per ottobre 2013, sarà inoltre liberata dalle attività di cantiere tutta l’area che si estende dall’ingresso di via Marconi al tempio-duomo”, che “con il collaudo dei lavori del 5° lotto e l’ultimazione dei lavori dell’8° e 9° lotto sarà quindi completato il 70% delle opere relative a tutto il rione Terra e potrà essere avviata a gestione il 50% della ricettività turistica, tra cui 53 stanze d’albergo per un totale di 115 posti letto, 7 botteghe artigianali, 3 bar, un ristorante da 45 posti, un museo civico da circa 1.700 metri quadrati e un museo Diocesano di circa 600 metri quadrati, oltre ad una serie di edifici pubblici tra cui Sedile dei Nobili, Palazzo Migliaresi, Palazzo De Fraja, il Palazzo Vescovile e il Tempio-Duomo, oltre al cosiddetto percorso archeologico”, che “l’avvio definitivo e la messa in rete del rione Terra con il patrimonio artistico, culturale, monumentale, storico, termale e religioso di Pozzuoli, valorizzerà l’offerta turistica non solo della città ma dell’intero territorio flegreo, calamitando l’interesse dei maggiori tour operator internazionali, delle agenzie di viaggi, dei crocieristi, del web e degli addetti ai lavori” e che “l’avanzamento delle opere che interessano il rione Terra impone” al Comune “di prendere con urgenza decisioni riguardanti sia l’utilizzo dei fabbricati già realizzati e in corso di completamento sia il percorso da fare per arrivare alla gestione della parte turistica-ricettiva”.
Dunque, l’Amministrazione ha ritenuto di dover cominciare a fare delle scelte, che però dovranno passare sempre attraverso il vaglio del Consiglio Comunale, unico organo istituzionale deputato a decidere in materia, visto che il Rione Terra è patrimonio dell’intera collettività.
Ma, se il buongiorno si vede dal mattino, bisogna dire che su queste scelte, l’Amministrazione sta marcando un certo distacco dalle prerogative del Consiglio Comunale.
La prima avvisaglia di questo atteggiamento di “chiusura” è già la mancata risposta ad una richiesta scritta da parte di due esponenti di opposizione (Tito Fenocchio e Salvatore Maione), che dal 7 febbraio (dunque, ad oggi, da ben 37 giorni!) attendono di ottenere dal segretario generale Matteo Sperandeo (firmatario dell’atto di assegnazione della consulenza “copia dei certificati di ultimazione dei lavori e di collaudo del 5°lotto del rione Terra”.
Come mai queste carte non escano fuori, continua ad essere un mistero.
Eppure non dovrebbe essere difficile reperirle per il segretario generale, se, come si legge nella determina in questione, “i lavori del 5° lotto sono stati ultimati e collaudati”.
Ma tant’è: il giallo resta e chissà se e quando potrà essere svelato.
C’è però un’altra questione non di poco conto.
All’incontro di giovedì scorso con il consulente per lo sviluppo turistico-commerciale del rione Terra, come si legge nel comunicato stampa diramato dal sindaco, c’era soltanto una parte di chi dovrà decidere le sorti della rocca.
Ossia, Figliolia, i suoi assessori e, come stranamente non è scritto nella stessa nota, anche tutti i capigruppo delle sole forze di maggioranza.
Tuttavia, lo stesso Figliolia tiene a sottolineare che il professor Bonini, l’altro ieri, si è confrontato non solo con “le forze politiche” ma anche con “le categorie commerciali, i sindacati e le associazioni”.
Dunque, il consulente dell’Amministrazione, 48 ore fa, a detta del Capo della Giunta, si sarebbe incontrato con tutti i “protagonisti” delle decisioni che dovranno essere prese per il rione Terra.
Tutti, per modo dire.
All’appello manca infatti una parte non certo irrilevante di coloro che, materialmente, dovranno prendere queste decisioni.
E stiamo parlando proprio dei consiglieri comunali.
Alla riunione con il professor Bonini, infatti, non solo nessuno si è degnato di invitare i tre capigruppo di opposizione (che rappresentano in seno al parlamentino civico quasi il 23% dei votanti alle ultime elezioni) ma ci risulta che anche all’interno della stessa maggioranza non ci sia stato grande coinvolgimento su questo importante appuntamento.
Facendo un sondaggio tra i consiglieri della coalizione di centrosinistra, abbiamo infatti potuto appurare che alcuni sapevano dell’incontro ma non sono stati ancora messi a conoscenza dell’esito, mentre altri cadevano addirittura dalle nuvole, non essendo a conoscenza né dell’incontro con il consulente né di cosa sia scaturito, ossia le prime linee di indirizzo date dal professor Bonini all’Amministrazione ed ai soli capigruppo di maggioranza.
Insomma, ad oggi, tra chi ha il potere di decidere sul futuro del Rione Terra, soltanto pochi “fortunati” sono a conoscenza dello “stato dell’arte”.
Perché sta accadendo una cosa del genere?
C’è una volontà politica precisa in questo atteggiamento?
E quale potrebbe essere questa volontà?
Forse quella di sottoporre a tutti i consiglieri comunali una soluzione già “impacchettata” da una parte della maggioranza?
Non è dato saperlo.
L’unica cosa certa, per il momento, è che l’opposizione non starà a guardare.
L’ironia di Tito Fenocchio è sintomatica di un malessere pronto ad esplodere: “Apprendiamo che a Pozzuoli abbiamo un nuovo sindaco –dice il consigliere eletto nella lista civica “Uniti per la Libertà”- Il nuovo sindaco si chiama professor Bonini e attendiamo con ansia le sue linee programmatiche sullo sviluppo della città. Allo stato rileviamo infatti che le linee programmatiche presentate da colui che ormai è l’ex sindaco Figliolia non hanno più valore e aspettiamo con ansia di misurare le nostre proposte con quelle del nuovo sindaco Bonini. Sperando che il nuovo sindaco Bonini non abbia la stessa capacità del vicesindaco, professor Sforza, che ha già dato prova di sé sul piano di viabilità. Noi già avevamo detto che questa Giunta doveva andare a casa: l’ormai ex sindaco Figliolia sta provvedendo da solo nominando sindaco il professor Bonini e vicesindaco il professor Sforza”.
Per Filippo Monaco, invece, “come cittadino, gradirei incontrare il professor Bonini per esprimergli le mie idee sullo sviluppo di Pozzuoli. Come capogruppo del Pdl, invece, mi sarei aspettato che, su un ragionamento così ampio e significativo, ci fosse stato il coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in seno al consesso civico. Credo che questa sensibilità non venga ricercata ed attuata da parte di quest’Amministrazione. Tutti vogliono dare un contributo serio e fattivo sullo sviluppo di Pozzuoli. Vorrà dire che al professor Bonini chiederò udienza come cittadino, visto che come politico sono stato esautorato”.
Infine, il commento di Salvatore Maione: “Prendo atto che, ancora una volta, Figliolia esclude dalle decisioni proprio l’organo decisionale, visto che non si sa con quali forze politiche c’è stato questo incontro. Spero che non si nasconda le carte nel cassetto e dia il tempo a tutti i consiglieri di prendere visione della proposta ed approfondirla per una discussione e un confronto che dovrà obbligatoriamente arrivare in consiglio comunale”.
Già: il consiglio comunale, “l’epicentro di tutte le decisioni”, come ha più volte sottolineato Figliolia.
L’auspicio è che queste decisioni vengano prese “nel” consiglio comunale, e non “al di sopra” di esso.
Soprattutto sul Rione Terra, patrimonio di tutti i puteolani.
E non certo soltanto di sindaco, assessori e capigruppo di maggioranza.
(da “Il Corriere Flegreo” del 16 marzo 2013)