Ristoranti e pub “invitati” a chiudere un’ora prima: ci mancavano anche i vigili urbani in confusione!

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Nel caos che si può ingenerare tra DPCM di Conte e ordinanze di De Luca, il cittadino spera di trovare un faro in chi rappresenta le istituzioni.

Ieri sera però purtroppo ad Arco Felice il buio è calato anche in coloro che, per professione, dovrebbero dare certezze e non seminare altri equivoci.

Stiamo parlando di alcuni vigili urbani che, stando a quanto si apprende da un servizio televisivo andato in onda suCampi Flegrei Tvsulla base di alcune testimonianze, avrebbero tentato diimporre la chiusura alle 23 ad alcune attività di ristorazione del quartiere.

Subendo la legittima protesta e l’inevitabile ilarità dei diretti interessati, che continuavano a ribadire a quegli agenti della Municipale di conoscere a menadito le norme che li riguardavano e dunque dipoter restare aperti fino a mezzanotte.

Circostanza confermata dai fatti, nella lettura del decreto firmato dal premier il 13 ottobre (quando non era ancora entrato in vigore quello pubblicato oggi, che comunque ribadisce lamezzanotte come dead line per i ristoratori)e dell’ordinanza regionale 78 del 14 ottobre, chesanciva la chiusura alle 23 solo per bar, pasticcerie ed esercizi similari,richiamando peraltro specificatamente, per ristoranti, pizzerie e bar, il comma ad essi dedicato dal decreto firmato dal premier 24 ore prima.

Una brutta figura, quella dei caschi bianchi in questione, sottolineata anche in un polemico post con cui il consigliere di opposizioneRaffaele Postiglionechiede conto di questa clamorosa svista al sindaco, che ha la delega ai vigili urbani.