Ricevo e pubblico*
Gentile Direttore, a Pozzuoli i sacchetti per la differenziata si negano anche ad un contribuente in regola.
E’ capitato alla mia compagna M.M., che, a differenza della volta precedente, il 7 settembre scorso, nel tentativo di ritirare i sacchetti necessari per fare la raccolta differenziata, veniva informata, dalla macchina erogatrice, installata nel Comune in via Levi (Monterusciello), che il suo nominativo non era inserito nell’elenco di coloro che avevano pagato la Tassa sui Rifiuti e che quindi non poteva ricevere i sacchetti.
Cercando spiegazioni ad alcuni dipendenti presenti nella struttura, ella riceveva come suggerimento quello di controllare che la carta non si fosse smagnetizzata e, parimenti, se ci fossero state delle irregolarità nei pagamenti: un dipendente, infine, la invitava a recarsi presso l’ASL di Monterusciello, in via Luigi Capuana, in quanto, nei pressi, insiste un ufficio che si occupa dei sacchetti.
Quindi, il giorno 8 settembre, essendo la mia compagna ammalata, mi reco presso l’ufficio in via Capuana, dove due persone mi informano che non spetta a loro risolvere questo problema, invitandomi quindi a recarmi all’ufficio TARI in via Campana.
Questo ufficio riceve nei giorni di martedì e giovedì. Quindi, ci vado martedì 11 settembre. Ed esibendo il tesserino sanitario della mia compagna, spiego il problema a due dipendenti comunali.
Costoro mi informano che non se ne occupano e mi invitano a ritornare presso gli uffici di Monterusciello.
Disorientato, chiedo con insistenza di parlare con qualche dirigente e, dopo varie peripezie, giungo al secondo piano di questa struttura, dove incontro una persona di cui non ricordo il nome (tra l’altro non esibiva alcun cartellino di riconoscimento) ma che saprei riconoscere.
Questa persona, dopo un controllo al computer, mi informava che il problema era dovuto al fatto che non erano state pagate delle rate precedenti, per gli anni 2011/2013 [si tratta di una storia pregressa per la quale l’appartamento della mia compagna risulta essere di 9 metri quadrati più grande rispetto a quanto risultava da una valutazione eseguita dai Vigili Urbani di Pozzuoli molti anni fa. Nel merito resta da chiarire la responsabilità dell’ufficio tecnico Comunale preposto a questo servizio: perché è evidente che disponevano dei dati necessari senza i quali non avrebbero potuto determinare le differenze e quindi procedere nel richiedere il danaro con gli interessi per gli anni 2011/2013]!
Quindi questo Signore mi manda al piano sottostante, dove incontro altri due signori addetti al servizio “RTI” i quali, controllando al computer, mi informano che non risultano pagate le rate al tempo notificate per gli anni 2011/2013 e che, risolvendo questa questione, le cose si sarebbero normalizzate.
Da un controllo fatto tra la documentazione custodita in casa, viceversa, risulta che queste tasse sono state pagate in due rate nell’anno 2017.

Quindi, con la documentazione attestante l’avvenuto pagamento, nel pomeriggio mi reco nuovamente in quest’ufficio e questa volta incontro un Dirigente, un certo dottor Luigi Giordano, il quale mi dice che non era sufficiente aver pagato quelle rate in quanto rimanevano ancora delle differenze per gli anni 2014, 2015, 2016 e 2017.
Allora lo informo che, circa questo nuovo pagamento, non avevamo ricevuto alcuna documentazione lamentandomi del trattamento ricevuto: insomma, da giorni andavo avanti e indietro!
Tra l’altro, facevo notare che avrebbero dovuto comunicare formalmente al Contribuente ciò che avevano deciso e, nel merito: cosa pagare, quanto pagare e con quale modalità questi altri anni!
Il dottor Giordano si limitava a stampare l’incartamento dove viene riportato cosa pagare per questi anni, ma senza aggiungere alcuna indicazione circa la modalità di pagamento, quindi se in un’unica soluzione o a più riprese anche in considerazione del fatto che la mia compagna è disoccupata, ma comunque in regola con i pagamenti della TARI per il 2018!
Quindi, chiedo al dottor Giordano lumi circa come risalire al responsabile di questo disservizio perché non è normale che si decida di non erogare i sacchetti senza comunicarne il motivo al contribuente: invero avrebbero potuto avviare un procedimento legale volto alla riscossione delle somme dovute e, qualora il Contribuente non avesse pagato entro un certo termine, prendere i provvedimenti del caso…
Tra l’altro, un aspetto da non sottovalutare è che la mancanza dei sacchetti finisce col compromettere la possibilità di poter differenziare i rifiuti in modo corretto.
Intanto il dottor Giordano mi comunica che il responsabile di questo disservizio è l’architetto Terrazzano, indicandomi il suo ufficio in via Tito Livio al rione Toiano.
Il giorno 12 settembre, verso le ore 10, mi reco presso l’ufficio dell’architetto Terrazzano senza trovarlo e senza che nessuno sapesse indicarmi quando avrei potuto incontrarlo!
Ritorno di prima mattina l’indomani e, finalmente, riesco a parlargli.
Costui mi dice di non avere alcuna responsabilità circa questo disservizio e che avrei dovuto rivolgermi al dottor Luigi Giordano in quanto unico Responsabile.
Inutile argomentare ancorché una profonda delusione, un lecito disgusto ed un sano nervosismo perché, un dipendente Comunale, com’è normale che sia, dovrebbe prodigarsi per dare un servizio e non contribuire a complicare l’esistenza ad un Cittadino che concorre a pagargli lo stipendio!
Ad ogni buon conto,costui mi dice che avrebbe provveduto a mettere un cartello sulla macchina erogatrice dei sacchetti per informare i Cittadini, non in regola (a saperlo!?) con i pagamenti, che per ritirarli la volta successiva avrebbero dovuto prima mettersi in regola!
Ovviamente rimane il problema che il Contribuente deve essere “debitamente” informato, per tempo, circa cosa pagare, come pagarlo e a fronte di quale motivazione!
Ad, oggi non l’ho capito e/o non l’ho compreso qualora me l’abbiano accennato!
In definitiva, mi chiedo: ma qual è la correlazione tra il mancato pagamento e la mancata erogazione dei sacchetti?
Forse la necessità di motivare il Contribuente a recarsi negli uffici?
E se così fosse, premesso che non è questo il modo di comunicare con il Cittadino/Contribuente, non si è pensato che tale azione impedisce al Cittadino la possibilità di poter differenziare in modo corretto?
Alla prossima puntata per sapere le motivazioni reali e di chi è la responsabilità!
*Lettera Firmata