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Salta il Consiglio, nervi tesi tra Russo e Gerundo

La maggioranza dei consiglieri non si presenta in aula e la seduta consiliare prevista per stamattina viene rinviata a data destinarsi.

All’ordine del giorno erano previste due variazioni di bilancio, una proposta di variazione di modifica del regolamento dell’acquedotto, l’approvazione del nuovo regolamento degli impianti sportivi e un atto di indirizzo alla Giunta sul commercio ambulante.

In aula però, al momento dell’appello mancava il numero legale (presenti soltanto 12 consiglieri su 25: assenti Enzo Figliolia, Elio Buono, Massimiliano Cutolo, Gigi Manzoni, Maurizio Orsi, Tommaso Pollice, Antonio Di Bonito, Sandro Cossiga, Guido Iasiello, Raffaele Visconti, Salvatore Maione, Filippo Monaco e Ciro Del Giudice).

Una situazione che ha fatto infuriare non poco il Capo dell’Amministrazione (giunto in sala con qualche minuto di ritardo: la sua presenza all’appello avrebbe garantito la validità della seduta in quanto egli sarebbe stato il tredicesimo consigliere, quello che mancava per avere la maggioranza degli eletti) ma che ha creato anche un “incidente diplomatico” tra il presidente consiliare Enrico Russo e l’assessore all’urbanistica Roberto Gerundo.

Il presidente consiliare Enrico Russo
Il presidente consiliare Enrico Russo

“Gerundo, pubblicamente, una volta sciolta la seduta –avrebbe raccontato Russo ad alcuni amici-  mi ha chiesto per quale motivo non avessi programmato anche una seconda convocazione del Consiglio e come mai io non avessi aspettato ancora qualche minuto prima di chiedere al segretario comunale di fare l’appello dei presenti. Gli ho risposto che  il suo ruolo è quello di assessore e non deve permettersi né di entrare nel merito di altri ruoli istituzionali né tanto meno di mancare di rispetto al consiglio comunale. Io ho seguito le regole e sono con la coscienza a posto. Ad ogni modo, se Gerundo ha da lamentarsi, lo faccia con gli assenti, e non certo con chi era presente in aula fin dalle 9 del mattino. Ho ribadito questi concetti anche al Sindaco quando mi ha chiesto cosa fosse accaduto tra me e l’assessore”.

L'assessore all'urbanistica Roberto Gerundo
L’assessore all’urbanistica Roberto Gerundo

Dal canto suo, Gerundo sostiene che Russo abbia preso fischi per fiaschi. “Si sta montando un caso su un equivoco. Il presidente del consiglio comunale si è arrabbiato di fronte ad una mia semplice richiesta di capire se, per questa seduta, vi fosse anche una seconda convocazione. Non volevo certo permettermi di dargli consigli su come egli debba svolgere il ruolo che ricopre. Forse Russo ha alzato la voce per farsi sentire da qualcuno, non voglio proprio pensare che ce l’avesse con me. E, comunque, se proprio vogliamo dirla tutta, non mi è sembrato il massimo della lungimiranza convocare una seduta consiliare alle 9 del mattino immaginando che tutti potessero essere presenti: non è detto che chi fa politica non abbia anche impegni lavorativi, familiari o personali, specie in certi orari della giornata…”.

Una polemica, l’ennesima, che investe la maggioranza.

Coalizione che fa registrare frequenti tensioni, a volte sfociate addirittura in accenni di rissa, come accaduto tra gli assessori Artiaco e Cammino o tra i consiglieri Tozzi e Pollice

 

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