Siamo ad Arco Felice, all’incrocio tra via Virgilio e via Miliscola, lì dove un tempo c’era il vecchio ufficio postale. L’immagine è quella eloquente che vedete. Un “rattoppo” stradale saltato, che mette a rischio l’incolumità dei centauri e la carrozzeria delle auto. Residenti in zona ci fanno sapere che quel “lavoro” (effettuato dalla Regione all’indomani dell’allagamento del 7 agosto a causa della rottura di una condotta idrica regionale) si è sfaldato dopo appena tre giorni.
Durata “riferita”: dal 13 al 16 agosto. Come se avesse la data di scadenza!
Premesso che sarebbe opportuno approfondire la qualità e la regola d’arte di questi interventi (e prendere provvedimenti affinchè sconci del genere non si abbiano mai più a vedere), è ancora più urgente intervenire per rimettere a posto il tutto.
E’ appena il caso di ricordare che il 30 maggio scorso, nella loro relazione al bilancio consuntivo 2013 (approvato dal Consiglio Comunale l’11 giugno), i revisori dei conti del Municipio puteolano (Francesco Cinotti, Giuseppe Pezzullo e Maurizio Nigro Cogliano) misero nero su bianco la sussistenza di un “allarme finanziario rappresentato da quanto riportato nel rendiconto 2013” e “al fine di evitare molto probabili squilibri finanziari a medio-breve termine”, suggerirono “vivamente” all’Amministrazione, tra le altre cose, anche di “evitare, per quanto possibile, il generarsi di debiti fuori bilancio, in particolare quelli relativi ai risarcimenti causati dalla cattiva manutenzione delle strade comunali (…)”.
Debiti che ammontano a diverse decine (e, forse, centinaia) di migliaia di euro ogni anno e che gravano sull’intera collettività in termini di mancati servizi.
Da informazioni assunte in Municipio, pare che la Regione abbia eseguito i lavori con asfalto “a freddo” per consentire la riapertura immediata della strada: e sembra, inoltre, che il completamento del lavoro a regola d’arte sarà effettuato soltanto dopo il 25 agosto, con una chiusura dell’arteria al traffico per 24 ore.
Se l’Amministrazione Comunale vuole continuare a buttare soldi dalla finestra rischiando ulteriori richieste di risarcimento danni, può tranquillamente non fare pressing sulla Regione affinchè il lavoro venga eseguito a regola d’arte immediatamente senza aspettare “dopo il 25”.
Però poi nessun politico venisse a lamentarsi con i cittadini per le casse in “rosso fisso” del Comune.
Perché è da queste piccole attenzioni che inizia un percorso virtuoso di risanamento economico-finanziario.
Servono i fatti, non le chiacchiere!