venerdì, Novembre 1, 2024
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Salviamo il campetto da basket sul lungomare!

I vandali hanno colpito ancora.

E stavolta hanno colpito al cuore dei tantissimi appassionati di pallacanestro che non si sono mai fatti mancare una partitella tra amici sul lungomare di via Napoli.

Un pezzo alla volta, i “soliti ignoti” si erano già portati via il campetto di fronte all’ufficio postale, dove evidentemente qualcuno aveva deciso che si dovessero praticare altre discipline.

Oggi invece la feccia si è concentrata sul “campo b”, quello che si trova verso la parte finale della “loppa”.

Le immagini testimoniano lo stato dell’arte meglio di qualsiasi parola.

Retine rubate, anelli dei canestri abbassati, tabelloni divelti e ormai sganciati dai perni, sostegni pericolanti, reti di protezione di cui è rimasto soltanto il nome.

La situazione è precipitata nelle ultime ore, tanto è vero che  i vigili urbani, informati del rischio, hanno posizionato delle transenne come “monito” a non giocare.

Non è servito a niente perché, nonostante ciò che è ampiamente visibile ad occhio nudo, su quel campetto ci si continua a divertire come se niente fosse.

Adesso, però, per evitare che qualcuno si possa far male seriamente, bisogna intervenire in modo radicale.

La situazione economica del Comune è quella che è, dunque presumiamo che sostituire tutto ciò che c’è da buttare sarà impresa ardua (se non impossibile) per l’Ente locale. Chissà se si potrà effettuare un intervento tampone per mettere in sicurezza entrambi i canestri e magari ripristinare anche le reti di protezione.

Magari, con il permesso dell’Amministrazione, un privato potrebbe farsene carico e, in cambio, ottenere della pubblicità, adottando il campetto così come si fa con le aiuole.

Speriamo che a qualcuno venga una buona idea e si eviti di darla vinta al “lavorìo” di alcuni escrementi umani.

E speriamo che, tra le tante telecamere di sorveglianza in procinto di essere installate dal Comune, ce ne siano anche da posizionare a “guardia” della “loppa”: dove troppa gentaglia sfoga i propri peggiori istinti e resta sistematicamente impunita.

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