Circa il 70% dei lavoratori del cantiere puteolano della De Vizia ha aderito allo sciopero indetto da sei sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Fiadel, Filas e Ugl) che per l’intera giornata di oggi ha determinato la mancata raccolta dei rifiuti condominiali e commerciali in molte zone della città.
Un’agitazione proclamata dai rappresentanti dei lavoratori per sottolineare soprattutto la carenza di sicurezza degli operai addetti al servizio e che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe ripetersi già a metà del mese prossimo se dovesse proseguire il braccio di ferro tra azienda e dipendenti.
Tutto normale, direte voi, quando, in una realtà sindacalizzata, nasce una controversia per motivi ben determinati ed affrontati secondo procedure previste dalla legge.
A metterci però il cosiddetto “carico da undici” è un consigliere comunale, che nutre dubbi sulle reali ragioni di questo sciopero, insinuando nell’opinione pubblica il pesante sospetto che sindacati, lavoratori ed azienda abbiano mentito alla città in merito al contenzioso in atto.
Ieri, infatti, l’esponente di opposizione Paolo Tozzi, con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, ha invitato l’assessore comunale all’igiene urbana (Alba Lasorella), in nome e per conto dell’Amministrazione, a chiedere alla De Vizia quale fosse il “motivo vero di questa vertenza”.
Tozzi, insomma, con questo suo post, parte dalla convinzione che tutte le problematiche riportate nel verbale ufficiale tra le parti rappresentino una sorta di foglia di fico che cela altre situazioni di cui evidentemente, a suo parere, i diretti interessati non possono, non vogliono o non devono parlare.
Un’ipotesi inquietante non soltanto per la sua gravità (cosa potranno mai nasconderci di così inconfessabile sindacati, lavoratori e De Vizia sulle ragioni di questo sciopero?) ma anche per il fatto che questa ipotesi viene pubblicamente esternata non da un consigliere che parla di cose che non conosce, ma da un consigliere come Paolo Tozzi (nella foto) che, negli ultimi cinque anni, attraverso il suo partito, ha espresso (se non direttamente indicato al precedente Sindaco) ben tre assessori all’igiene urbana (Fiorella Zabatta, Lia Visone e Nicoletta Sensale) e dunque si presume che, sul tema, non parli per “sentito dire” ma sia sufficientemente “addentrato” in questioni che riguardano le dinamiche lavorative e relazionali interne alla ditta incaricata di raccogliere i rifiuti in città.
Lanciare il sasso e nascondere la mano non è mai una cosa positiva, specie se chi lo fa ricopre ruoli istituzionali.
Sarebbe allora opportuno che lo stesso Tozzi esternasse compiutamente il proprio pensiero su questa vicenda.
Se c’è qualcosa di grave che lui sa e che la città ignora sulle frizioni tra i lavoratori De Vizia, i sindacati che li rappresentano e l’azienda (ed è esattamente ciò che traspare dal suo post di ieri), è doveroso che lo dica.
O che lo denunci a chi di competenza.