mercoledì, Marzo 26, 2025
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Sciopero generale dei comunali contro l’Amministrazione

Due ore di astensione dal lavoro a fine turno  di giovedì 2 marzo. E’ lo sciopero generale stabilito da Cgil, Cisl e Uil  per tutti i dipendenti comunali di Pozzuoli.

Una protesta indetta dalle organizzazioni di categoria (e che segue quella sul rifiuto dello “straordinario”, proclamata appena un mese fa) all’indomani della rottura di tutte le trattative con l’Amministrazione sul salario accessorio 2016.

Vertenza che, come ricordiamo, ha già prodotto una denuncia da parte della Triplice per “comportamento antisindacale” nei confronti della Giunta Figliolia in seguito alla delibera 190 con cui, il 23 dicembre scorso, sindaco e assessori hanno affrontato la materia in modo unilaterale.

Anche il confronto tra le parti in Prefettura (tenutosi il 26 gennaio) è andato male per cui i sindacati si dicono “costretti” a dover dichiarare lo sciopero generale  “dopo l’ennesimo fallimento del tentativo di una soluzione al taglio delle buste paghe dei lavoratori del Comune di Pozzuoli, fallimento certificato anche dal vice Prefetto di Napoli, che ha dovuto prendere atto dell’inconcludenza e della mancata volontà dell’Amministrazione Comunale di Pozzuoli a trovare un accordo per salvaguardare le remunerazioni dei lavoratori.

Salvatore Tinto (Cgil)
Salvatore Tinto (Cgil)
Il sindaco Figliolia e l'assessore Cammino
Il sindaco Figliolia e l’assessore Cammino

E’ superfluo dire che condanniamo senza sorta di appello un comportamento dell’Amministrazione Comunale assurdo, inconcepibile ed inopportuno, che avrebbe tranquillamente potuto attendere le risposte del Ministero dell’Economia e delle Finanze alle controdeduzioni  e portarsi presso la Procura della Corte dei Conti di Napoli a spiegare le proprie motivazioni, concordando, ove mai necessario, rateizzazioni per le eventuali restituzioni – scrivono in un documento congiunto Salvatore Tinto, Giovanni Capuano e Giuseppe Migliaccio, rispettivamente dirigenti provinciali di Cgil, Cisl e Uil del comparto Enti Locali –  Invece, presi da paura, terrore e senso di eccessiva legittima difesa, hanno preferito mettere le mani nelle tasche dei lavoratori di categoria A, B, C e D senza Posizione Organizzativa, lasciando intatti i privilegiati (Posizioni Organizzative e Dirigenti) senza vergogna e senza equilibrio”.

Giovanni Capuano (Cisl)
Giovanni Capuano (Cisl)
Peppe Migliaccio (Uil)
Peppe Migliaccio (Uil)

“Oltre a toglierci i soldi per il sostentamento già precario delle nostre famiglie, ci colpiscono anche nella dignità –concludono i tre sindacalisti –  Non abbassiamo la testa, alziamo forte la voce del dissenso e costringiamo l’Amministrazione Comunale ad assumere un comportamento più rispettoso dei diritti e della salvaguardia dell’economia familiare dei dipendenti comunali”.

Il documento dei sindacati
Il documento dei sindacati
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